Riapre la trattoria all'Amelia: titolare un cuoco padovano e nuova formula

L'Amelia nuova versione riapre il 15 aprile
MESTRE - Riapre la trattoria All'Amelia. E stavolta a condurla un cuoco con alle spalle anni di esperienza nel settore. Luca, questo il nome del titolare che ha deciso di...

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MESTRE - Riapre la trattoria All'Amelia. E stavolta a condurla un cuoco con alle spalle anni di esperienza nel settore. Luca, questo il nome del titolare che ha deciso di rilanciare l'Amelia, già proprietario dell'Antica Osteria Romana da più di dieci anni a Santa Giustina in Colle, è il nuovo titolare. Un colpo di scena, visto che i mestrini più affezionati ormai disperavano che un giorno l'Amelia rialzasse le serrande. Lo farà, invece, il 15 aprile alle 18 per l'inaugurazione grazie a questo cuoco romano innamoratosi della vecchia trattoria e deciso a rilanciarla.


NUOVA FORMULA In cosa cambierà l'Amelia rispetto agli anni precedenti? «Intanto il format sarà lo stesso del locale dell'Antica Osteria Romana, ma l'Amelia non dovrà dire addio ai piatti di pesce perché quelli saranno serviti nella zona dell'Osteria adiacente, anch'essa con un format diverso». Cosa intende? «Che voglio sperimentare nell'osteria tra cicchetti, primi piatti e plateau di cruditè anche piatti e cicchetti romani e molluschi da tutto il mondo. Un esempio? Lo spaghetto cacio e pepe al salmone, spaghetti cozze e pecorino, cicchetti con specialità romane». E invece la parte del ristorante che è anche quella più grande? «Lì servirò diverse tipologie di tartare come antipasto, primi romani tipici come il cacio e pepe, la gricia, piatti con il tartufo e circa venti tipologie di carne cotte a vista sul camino dalla chianina, al bufalo, al bisonte, alla zebra per finire con il canguro e lo struzzo con contorni romani come il carciofo alla giudia, le puntarelle, fiori di zucca, la cicorietta ripassata in padella». E per finire? «Un gran carrello dei dolci e una cantina con oltre 200 etichette». 


MATERIA PRIMA Una bella sfida da affrontare. «Parto dal presupposto che, come la famiglia Boscarato dei tempi d'oro, la ricerca del successo per me non è altro che l'uso della materia prima più elevata e di qualità portata alla semplicità con l'uso di ingredienti eccezionali proprio per la loro semplicità. Quindi non è una sfida ma una certezza perché voglio che l'Amelia riapra per tutti con una fascia di prezzo che accontenti tutti, da chi vuole mangiare una semplice cacio e pepe a piatti più raffinati. L'obiettivo è quindi «far tornare l'Amelia quel punto di incontro piacevole per mangiare per tutte le fasce di età senza distinzioni». Certo, qualche nostalgico potrà dire che non ci sarà più la Tavola all'Amelia o il Premio ma, come spiega lo stesso Luca, «non ha senso nel 2019 rimanere attaccati al passato». Lo staff è composto da professionisti del settore come lo chef Massimo Galesso e Michele Gabrieli e altri professionisti innamorati della ristorazione che hanno sposato l'idea iniziale.


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Il Gazzettino