Disagi Dolomitibus, si allarga il fronte dei comuni contestatori: l'Agordino con Lamon e Gosaldo

Autobus in attesa nel piazzale della stazione a Belluno
BELLUNO - Si allarga il fronte della protesta per la situazione del trasporto pubblico, con Dolomitibus incapace di garantire tutte le corse per carenza di autisti. Dopo...

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BELLUNO - Si allarga il fronte della protesta per la situazione del trasporto pubblico, con Dolomitibus incapace di garantire tutte le corse per carenza di autisti. Dopo l’annuncio del corteo di protesta che i sindacati hanno messo in calendario per sabato, con inizio alle 9, partendo dal piazzale Stazione, si sono subito mobilitati anche i Comuni di Lamon e Gosaldo, e ieri si sono aggiunti i 16 dell’Agordino, denunciando la cancellazione di un centinaio di corse al giorno. Esprimono congiuntamente forte preoccupazione per il depotenziamento del trasporto pubblico e per il rischio di venir meno di un servizio essenziale per tutta la cittadinanza agordina ma non solo. Lo fanno firmando un documento unitario con il quale chiedono alla Provincia di Belluno, in qualità di Ente di Governo e socio minoritario di Dolomitibus, di «verificare se l’azienda Dolomitibus stia adottando ogni misura utile per incrementare l’offerta dei servizi, in linea con gli standard dei servizi minimi regionali e con i rispettivi programmi di esercizio».

L’ORARIO INVERNALE

Nel documento della conferenza dei sindaci dell’Unione Montana Agordina, si evidenzia altresì che un sistema di trasporto pubblico efficiente e capillare è fondamentale per garantire un servizio essenziale ai cittadini, in particolare a studenti e lavoratori nei tragitti quotidiani, anche nell’ottica di sostenibilità ambientale. Inoltre, rimarcano i sindaci agordini che il servizio trasporto pubblico locale è svolto da Dolomitibus, e «considerando che dall’introduzione dell’orario invernale il 13 settembre scorso, l’azienda ha cancellato diverse corse in programma, mediamente un centinaio al giorno, per effetto della carenza di autisti e di personale, causando notevoli disservizi agli utenti, e constatato che nulla è emerso durante l’estate circa le problematiche inerenti la carenza di autisti e la riduzione delle corse con l’apertura della scuola, ma altresì sono aumentati i costi degli abbonamenti nonostante Investi Scuola, si considera come non si sia a conoscenza di iniziative e azioni intraprese dai dirigenti e vertici dell’azienda di trasporto pubblico locale per arginare la continua soppressione di corse».

SERVE UN INTERVENTO

Infine, la richiesta, cara e netta da parte della Conferenza dei sindaci agordini: «Si chiede alla Provincia stessa di verificare se chi di dovere ha agito correttamente per tutelare l’immagine dell’azienda, garantire condizioni di lavoro e stipendi congrui e dignitosi agli autisti e il rispetto delle corse previste dal piano provinciale trasporti, e di assumere tutte le iniziative che il contratto prevede per garantire la regolarità del servizio in capo a Dolomitibus». 

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Il Gazzettino