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Negli ultimi dieci anni sono quasi 85mila i cittadini veneti che hanno trasferito la propria residenza all'estero e, secondo i più recenti dati Aire, i cittadini italiani residenti all'estero sono circa 5,5 milioni, di cui 457 mila veneti. Una tendenza che si è intensificata negli ultimi anni, e che è stata solo in parte bilanciata da un incremento dei rientri in patria. Per comprendere meglio le caratteristiche di questo fenomeno, l'Osservatorio Veneti nel Mondo ha condotto specifici approfondimenti con il report di ricerca «Le recenti emigrazioni dei Veneti all' estero: comprendere il fenomeno guardando al futuro», illustrato ieri in un webinar organizzato da Veneto Lavoro e dall'Unità Flussi Migratori della Regione, che ha riscontrato interesse e partecipazione da parte di utenti da tutto il mondo, compresi Paesi quali Stati Uniti, Australia, Argentina, Brasile e Canada.
Fuga all'estero
«I veneti che risiedono all'estero sono i nostri ambasciatori nel mondo - ha detto l'Assessore regionale ai Flussi Migratori Cristiano Corazzari, aprendo i lavori -, coloro che si spostano per crescere, ma che a loro volta trasferiscono la storia e la cultura veneta nei Paesi esteri che scelgono come loro nuova residenza, diventando per questi territori, anche loro stessi, un valore aggiunto.
Perché trasferirsi all'estero
Il report si sofferma inoltre sulle motivazioni che sembrano spingere i giovani ad emigrare all'estero, spesso nella ricerca di una realizzazione personale e lavorativa in un ambiente diverso da quello di origine, e sulle relazioni familiari, che il più delle volte alimentano tale scelta anziché ostacolarla, consentendo di mantenere e talvolta rafforzare il legame con la propria famiglia di origine. Decisivo anche il ruolo delle imprese che, considerata l'apertura agli scambi con l' estero e la creazione di stabilimenti, filiali e uffici commerciali in contesti esteri, in alcuni casi favoriscono i processi di emigrazione, talvolta senza rientro, dei lavoratori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino