Giù tutti i tralicci tra Dolo e Camin, sette comuni "liberati" dalle linee. Previsti cavi interrati da 380 kW per 16 km

Tecnici di Terna durante lavori per opere di interramento cavi
SAONARA/DOLO - Dopo anni di lotte e richieste di intervento con proteste dei comitati ambientalisti, si avvicina un momento storico per il territorio comunale. Tutte le...

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SAONARA/DOLO - Dopo anni di lotte e richieste di intervento con proteste dei comitati ambientalisti, si avvicina un momento storico per il territorio comunale. Tutte le strutture aeree legate all'energia elettrica verranno abbattute e daranno un volto nuovo a tutto il paese. Una vittoria sotto il profilo paesaggistico e ambientale. Esultano i comitati, la popolazione e l'amministrazione comunale che hanno fatto fronte comune per dare un nuovo volto a Saonara e allontanare qualsiasi rischio di inquinamento atmosferico.


È stato infatti autorizzato ieri, con decreto del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, il progetto di Terna per la razionalizzazione delle rete elettrica tra Dolo e Camin, finalizzato a migliorare l'affidabilità, la qualità del servizio e l'efficienza della rete elettrica dell'area. Terna ha previsto un investimento di 130 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo elettrodotto in cavo interrato a 380 kW, della lunghezza di 16,5 chilometri, con la demolizione di 32 chilometri di elettrodotti aerei esistenti. Il nuovo collegamento consentirà di smantellare 123 tralicci e liberare da infrastrutture elettriche circa 95 ettari di territorio

SETTE COMUNI "LIBERATI"
I comuni coinvolti, oltre a Saonara, saranno Dolo, Camponogara, Stra, Fossò e Vigonovo, in provincia di Venezia, e Padova. Proprio Saonara non sarà interessata dal passaggio dell'elettrodotto interrato. Il nuovo collegamento in cavo interrato favorirà la gestione in sicurezza degli scambi di energia tra le aree di Venezia e Padova e incrementerà la resilienza della rete del Nord Est, sempre più frequentemente esposta agli effetti di eventi meteorologici estremi.
L'opera consentirà inoltre di ridurre le perdite di rete, con conseguente efficientamento del servizio di trasmissione dell'energia. L'intervento è una delle opere di sviluppo della rete elettrica regionale previste dal protocollo d'intesa sottoscritto da Terna e Regione nel 2019 e frutto di numerosi incontri e sopralluoghi con Regione e Comuni interessati ad individuare soluzioni condivise e a definire il percorso del tracciato.

PROGETTO ESECUTIVO
Nei prossimi mesi inizierà la progettazione esecutiva dell'opera e si procederà all'acquisto dei materiali e all'aggiudicazione degli appalti di realizzazione. Una volta conclusa questa fase saranno avviati i lavori che coinvolgeranno circa 20 imprese e 200 tra operai e tecnici. Terna, che in Veneto gestisce oltre 5.100 chilometri di linee elettriche in alta e altissima tensione, nell'ambito del piano industriale 2021-2025 Driving Energy, ha previsto investimenti per oltre 370 milioni di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale.


«Questo via libera ministeriale è un'ottima notizia per il territorio - osserva l'assessore regionale Roberto Marcato - stiamo finalmente per vedere realizzato uno dei principali obiettivi di razionalizzazione della rete elettrica regionale che la Regione ha sostenuto per innovare e migliorare la rete elettrica dell'area tra Dolo e Camin. Grazie all'autorizzazione ministeriale potremo tagliare il traguardo». Sul via libera si è espresso così il senatore Antonio De Poli: «Notizia positiva che va nella direzione, da noi sempre auspicata, di coniugare la crescita del tessuto socioeconomico con l'esigenza di difendere le bellezze dei nostri territori». «Il progetto è finalizzato a migliorare l'affidabilità, la qualità del servizio e l'efficienza della rete elettrica dell'area tra la provincia veneziana e il Padovano - sottolineano da Terna -. Infatti, il nuovo collegamento in cavo interrato a 380 kW favorirà la gestione in sicurezza degli scambi di energia tra le due aree potenziando la rete del Nord Est, sempre più di frequente esposta agli effetti di eventi meteorologici estremi, in particolare le intense nevicate e le raffiche di vento».
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Il Gazzettino