Tragico schianto in scooter. Morta la 40enne di Boara

Tragico schianto in scooter. Morta la 40enne di Boara
ROVIGO - Non ce l'ha fatta a sopravvivere al terribile incidente di domenica sera. E ieri nel tardo pomeriggio, dopo che la commissione medica ha ripetuto per la seconda volta...

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ROVIGO - Non ce l'ha fatta a sopravvivere al terribile incidente di domenica sera. E ieri nel tardo pomeriggio, dopo che la commissione medica ha ripetuto per la seconda volta a distanza di sei ore gli esami volti ad accertare la morte cerebrale di Tatiana Dobrea, appena quarantenne, ne è stato dichiarato il decesso. Questo inevitabilmente porterà la Procura ad aprire un fascicolo d'indagine per l'ipotesi di omicidio colposo relativamente all'incidente avvenuto in viale Porta Adige, verso le 19, quando lo scooter sul quale la quarantenne di origini romene viaggiava insieme al 36enne convivente, si è scontrato con una Toyota Yaris al volante della quale si trovava un 45enne  polesano, che dalle prime ricostruzioni sembrerebbe provenisse da Padova ed avesse iniziato a svoltare verso il parcheggio dell'Eurospin.

L'IMPATTO
Il ciclomotore, un Piaggio Nexus, si è distrutto nel violento impatto contro la parte anteriore destra dell'auto, con la donna, seduta dietro al fidanzato che lo guidava andando in direzione Padova, che è stata sbalzata di sella, procurandosi lesioni apparse subito gravissime. L'arrivo dei soccorsi è stato immediato, ma già in quei primi istanti le condizioni della quarantenne sono apparse di estrema gravità, facendo subito temere che non riuscisse a sopravvivere all'incidente. Gravemente ferito anche il compagno, insieme al quale la giovane risultava domiciliata in un'abitazione a Boara Polesine. Ma se il 36enne, originario della Bassa Padovana, è stato soccorso con un codice due, che identifica un quadro grave con funzioni vitali stabili ma con potenzialità di peggioramento nell'arco di poco tempo, la donna, invece, è stata soccorsa con un codice tre, quello che viene utilizzato per pazienti gravissimi cui va data una risposta sanitaria immediata perché le funzioni vitali risultano alterate a causa di lesioni diffuse ed emorragie conseguenti a trauma.
Fin dal suo immediato ricovero i medici dell'ospedale di Rovigo hanno tentato l'impossibile, fino all'amara, tragica resa ieri poco dopo le 19. Praticamente 48 ore dopo il tragico incidente. Sono state anche le gravissime condizioni della giovane donna a spingere i carabinieri a chiudere al traffico viale Porta Adige per poter eseguire con maggiore accuratezza dei rilievi.
INCHIESTA APERTA

È probabile che la Procura scelga di nominare un consulente tecnico perché esegua una perizia cinematica dalla quale possano essere desunte le eventuali responsabilità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino