Smog, allerta alta e arrivano anche le prime multe ai trasgressori

Si inaspriscono le limitazioni per il traffico nel capoluogo
ROVIGO Controlli a tappeto sulle auto “fuorilegge”. Per tutto ieri la Polizia locale ha svolto numerosi controlli sulle auto più inquinanti che sarebbero dovute...

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ROVIGO Controlli a tappeto sulle auto “fuorilegge”. Per tutto ieri la Polizia locale ha svolto numerosi controlli sulle auto più inquinanti che sarebbero dovute rimanere ferme dalle 8.30 alle 18.30 durante il blocco ordinato dal codice arancione. Intanto questa mattina alle 11 l’Arpav diramerà il suo secondo bollettino settimanale e l’eventualità, elevata, di un passaggio al codice rosso, l’allerta maggiore di inquinamento atmosferico. Per il decimo giorno consecutivo Rovigo è oltre i livelli massimi consentiti per quantità di polveri sottili nell’aria. Lunedì sono stati raggiunti i 54 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria, leggermente in discesa rispetto al giorno precedente, ma in ogni caso oltre la soglia di 50 prevista dalle normative.


L’ordinanza antinquinamento martedì è tornata attiva più che mai con l’allerta uno, segnalando l’irrigidimento delle restrizioni al traffico veicolare attraverso i tabelloni luminosi agli accessi della città e le comunicazioni effettuate nei giorni passati. Da due giorni, infatti, vige l’arancione che impone il fermo anche per i veicoli diesel privati della classificazione Euro da 0 a 4 dal lunedì alla domenica, nonché tutti quelli già sottoposti alle limitazioni “normali”, che vanno dal lunedì al venerdì, a benzina fino a Euro 1.

Questo blocco dei mezzi più inquinanti sta facendo fare gli straordinari ai vigili del comandante Alfonso Cavaliere. Per tutta la giornata i vigili sono stati impegnati nei controlli sui mezzi di passaggio sulle principali arterie stradali locali, tranne quelle escluse dall’ordinanza: l’autostrada A13, la Statale 16 e la Transpolesana, via Amendola (fino a via Lina Merlin), via Porta Adige (tra via Lina Merlin e la Tangenziale) e la Regionale 443. Le contravvenzioni elevate sono state parecchie (la sanzione pecuniaria si aggira sugli 80 euro), soprattutto nel cuore del centro storico. La Polizia locale, infatti, ha pizzicato numerosi automobilisti incuranti dell’ordinanza attiva, proprio in corso del Popolo e via Sacro cuore.

Gli occhi, però, stamattina saranno rivolti al portale internet dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, dove intorno alle 11 sarà pubblicato il bollettino. Da lì si capirà se l’allerta sarà innalzata al secondo livello o no. Se il dato registrato ieri dalla centralina di largo Salvo D’Acquisto sarà inferiore ai 50 microgrammi, c’è la speranza che il codice rosso sia rinviato, altrimenti Palazzo Nodari non potrà fare altro che seguire le direttive dell’Arpav, come tutti gli altri comuni veneti, e fermare anche i veicoli commerciali Euro 4 alimentati a gasolio, inclusi quelli delle categorie N1, N2 e N3.

È bene ricordare che questi provvedimenti sono stati adottati per tutelare la salute delle persone che abitano nel territorio rodigino, dal momento che è stata ormai accertata l’incidenza negativa per la salute umana dell’esposizione ad alte concentrazioni di polveri sottili per un periodo di tempo prolungato o a picchi di concentrazione che si possono verificare in determinate condizioni, anche se per brevi periodi. Non si tratta di un espediente per aumentare le multe, come sostenuto da alcuni, ma di una necessità di tutelare quanto più possibile la salute delle persone.


Il provvedimento, in ogni caso, offre anche una serie di deroghe per chi non potesse proprio fare a meno di utilizzare il proprio automezzo. Al di là dei veicoli elettrici o ibridi benezina-elettrico, possono circolare liberamente anche quelli alimentati a Gpl o metano, quelli condotti da portatori di handicap muniti di contrassegno, da lavoratori che non possono usare i mezzi pubblici a causa dell’orario e del luogo di lavoro. Infine, è consentita la circolazione dei veicoli di potenza inferiore a 80 kilowatt (circa 108 cavalli) guidati da conducenti di età superiore a 70 anni, oppure con patrimonio familiare inferiore a 9.360 euro (esibendo copia del certificato Isee). Sul sito web del Comune è sempre possibile consultare il dettaglio delle limitazioni e delle deroghe.
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Il Gazzettino