Traffico di migranti in Carso: in manette un pachistano

Traffico di migranti in Carso: in manette un pachistano
TRIESTE -  Nell’ambito della operazione “Altopiano carsico”, la Polizia  ha concluso  un'ulteriore misura cautelare disposta dalla Direzione...

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TRIESTE -  Nell’ambito della operazione “Altopiano carsico”, la Polizia  ha concluso  un'ulteriore misura cautelare disposta dalla Direzione Antimafia, una complessa operazione che ha visto il capoluogo giuliano e in particolare l’altipiano carsico, quale crocevia di flussi migratori illegali provenienti dal Pakistan, lungo il “corridoio balcanico”.


L'operazione muove dal rintraccio di 37 migranti irregolari di origine pakistana da parte della Polizia di frontiera e ha consentito di smantellare un sodalizio criminale transnazionale che favoriva l'immigrazione clandestina di cittadini pakistani verso l’Italia. La Polizia di frontiera ha eseguito, in cooperazione con le Squadre Mobili di Napoli, Venezia, Trento e Treviso, tre ordinanze di custodia cautelare per il reato di favoreggiamento pluriaggravato dell’immigrazione clandestina nei confronti di un  cittadino pakistano e un cittadino indiano, con regolare permesso di soggiorno in Italia, residenti in Veneto, dove svolgono l’attività di venditori ambulanti: nel capoluogo partenopeo, invece, è stato tratto in arresto un cittadino pakistano di anni 25, con permesso di soggiorno in Italia quale richiedente protezione internazionale.


Nella serata di sabato 13 luglio, è stata data esecuzione da parte della Squadra Mobile di Bergamo a una ulteriore custodia cautelare in carcere, a carico di un pakistano. Le indagini, hanno dato conferma al network criminoso a cui sono stati ricondotti numerosi trasporti effettuati lungo la Rotta balcanica tra Bosnia-Erzegovina, Croazia, Slovenia e Italia, stimabile in circa un centinaio di pakistani, clandestinamente introdotti nel nostro Paese attraverso la zona transfrontaliera dell’altopiano carsico. Da qui la decisione degli organi inquirenti di richiedere al Gip del Tribunale di Trieste l’emissione di un provvedimento restrittivo nei confronti di 4 pakistani, ritenuti tra i soggetti principali del sodalizio criminoso,  per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata.
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Il Gazzettino