TRIESTE - Dieci arresti e altre 21 persone denunciate. Questo il bilancio della maxi operazione antidroga condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Trieste, coordinata...
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Il sodalizio, composto per la maggior parte da triestini, costituiva il principale canale di distribuzione di stupefacenti sulla piazza di Trieste. Aveva contatti e ramificazioni in tutto il Nord Italia e due principali e distinti canali di approvvigionamento, nel milanese e a Torino. Ma non solo. Sono stati documentati anche acquisti da fornitori liguri e, recentemente, ulteriori nuovi contatti in Lombardia, in particolare per i rifornimenti di cocaina. Al vertice c'era Fabrizio Sivelli, milanese, da anni residente a Trieste, coadiuvato da Andrea Biasizzo Alborghetti e da Franco Altin, già titolare dell’Osteria “La Farmacia dei Sani” di via Giulia, che si è rivelata una delle basi logistiche del gruppo. La struttura associativa aveva la disponibilità di armi (sequestrate 2 pistole semi automatiche) e di un’autovettura dedicata al trasporto dello stupefacente, opportunamente modificata attraverso la creazione di un doppio fondo ricavato nel bagagliaio posteriore.
In diverse operazioni sono stati sequestrati complessivi 30 chilogrammi di hashish e pasta di hashish (ad elevato contenuto di principio attivo), 5,5 chilogrammi di marijuana, ai cui si aggiungono i 23 chilogrammi sequestrati nelle ultime ore e oltre 1 kilogrammo di cocaina. Lo stupefacente sequestrato, una volta immesso sul mercato triestino, avrebbe fruttato circa 500mila euro. Ma il volume del traffico documentato in mesi d’indagine ha superato i 130 chilogrammi. Sono state inoltre recuperate e sequestrate due pistole semiautomatiche, una Zastava calibro 7.65 e una di fabbricazione belga calibro 6.35, oltre al relativo munizionamento, 25mila euro falsi e numerosi strumenti per il confezionamento delle dosi (bilancini di precisione e materiali vari). Le manette ai polsi, con uno spiegamento di 50 carabinieri oggi in città, sono scattate per Sivelli, Alborghetti, Altin, Pierpaolo Lenaz, Giovanni Vascotto, il lodigiano Cristiano Raimondo, l'albanese Imi Qamo, il marocchino residente a Torino Mohammed Khallati oltre al già arrestato, il 21 aprile scorso, Christian Dell'Aglio. Tutti di età compresa tra i 38 e i 55 anni. La droga a Trieste veniva spacciata ovunque, davanti alle scuole o al giardino pubblico e gli scambi delle sostanze avvenivano in casa o sotto casa.
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Il Gazzettino