PORTO VIRO - In gravi condizioni dopo essere stato incornato da un toro. È accaduto ieri a un lavoratore dell’azienda agricola Mea di Porto Viro, che stava...
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I soccorsi sono scattati immediatamente e sul posto è arrivata l’automedica del Suem. Il dottore, però, ha poi ritenuto che la complessità del politraumatismo e il fatto che si trattasse di una compressione di organi interni, rendesse necessario un trasporto immediato in ospedale a Padova e così è stato fatto intervenire l’elisoccorso. Il lavoratore, italiano e residente a Porto Viro, un uomo di mezza età, avrebbe riportato lesioni per una prognosi di circa una cinquantina di giorni.
Teatro del grave incidente la grande fattoria, specializzata, oltre che nella produzione di bovini da carne, anche nella coltivazione di cereali misti e di energia da biogas, che sorge in via Mea e che si estende dall’omonima località fino a Ca’ Giustinian. Un’importante realtà che per quanto riguarda la parte di allevamento, oltre alle stalle ha anche una grande area dove i bovini possono muoversi liberamente.
In azienda, oltre al personale sanitario, è subito intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri, anche se le indagini per chiarire la dinamica di quello che si configura come un incidente sul lavoro, sono state affidate agli ispettori dello Spisal di Adria, il Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ulss 5, incaricati di compiere tutti i rilievi e le verifiche del caso.
Un episodio analogo era accaduto poco tempo fa e poco distante: il 20 marzo scorso un 45enne di origini indiane, dipendente della società agricola Visentini di via Veneto, in località Cornera, a Taglio di Po, era stato incornato e schiacciato da un toro contro la recinzione del box.
Un grave incidente, con esito mortale, era avvenuto otto anni fa, l’otto settembre 2010, sempre nello stesso allevamento di Porto Viro: il 54enne di Ca’ Venier Ottavio Doni cadde, infatti, con conseguenze letali mentre stava lavorando nella stalla, per evitare di essere colpito da una mucca. Il conseguente processo per omicidio colposo ai due titolari, responsabili della sicurezza in azienda, li ha visti assolti con formula piena, non ravvisando omissioni da parte loro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino