PALUZZA (Udine) - Improvviso e inaspettato l’intervento delle autorità austriache, di questi giorni, di installare due container e un posto di controllo...
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Siamo a quota 1360 metri sul livello del mare. Il passo è uno di quelli turistici, dove in estate “stazionano” oltre mille persone al giorno tra camminatori ed escursionisti, e dove continuano a passare anche mezzi pesanti, tutto l’anno: camion con carichi commerciali, che nulla hanno a che vedere con il transito di “diletto”. Non è passato inosservato a nessuno il posizionamento di una vera e propria garitta, ancora da ultimare, sotto la neve, in materiale che pare essere di compensato (nelle foto). E vicino, in fase di allestimento, due container. Non è ufficiale, al momento, la funzione di questa sorta di “nuovo valico”: un posto di controllo fisso? È evidente, almeno dalle immagini.
A Passo Monte Croce non ci sono mai stati rintracci di clandestini, almeno ufficialmente, ma forse qualcosa è cambiato. Forse c’è il timore che dopo i controlli sui treni in Austria e i recenti rintracci di clandestini appiedati a Tarvisio e a Coccau, e lungo la A23 - quelli della rotta balcanica -, questo storico passo montano, che è stato trafficatissimo prima della realizzazione della A4, possa diventare “ponte” per il passaggio di passeur. Di fatto si sta creando una barriera fisica di controllo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino