Vernice nera sulla lapide di mons. Luigi Boragana, per 39 anni parroco di Puos, fondatore dell’asilo e della casa della gioventù, deceduto nel 1982. Nella notte...
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SDEGNO COLLETTIVO
L’oltraggio funebre è stato subito notato dai primi visitatori del cimitero che hanno immediatamente segnalato il caso al sindaco Umberto Soccal e ai carabinieri della stazione di Puos. Le foto sono state poi pubblicate anche sui social, diffondendosi rapidamente assieme allo sdegno collettivo per un oltraggio che non tocca solo il singolo, ma l’intera comunità in questi giorni raccolta attorno al ricordo dei morti.
I carabinieri sono all’opera per cercare di risalire ai responsabili, ma le indagini non saranno semplici in quanto il cimitero e l’area adiacente non sono coperti da telecamere.
«Mi dicono non sia nemmeno la prima volta - commenta il sindaco, Umberto Soccal -. Spero che le indagini possano dare una risposta. Di certo posso dire che ultimamente i ragazzi hanno sempre meno rispetto della cosa pubblica, come è accaduto con l’altra sera con i coscritti del 2001 che hanno imbrattato strade e riempito di carta igienica la piazza di Puos e anche il parco di Tignes. Ormai sembra che sia tutto concesso. Abbiamo anche cercato di stimolare un comportamento più responsabile, ma senza grandi risultati».
Soccal non sa dire se si sia trattato di una bravata o di un gesto mirato; tutto ciò che si potrà fare in questo momento è cercare di ripulire la lapide.
IL CASO DELL’ANNO SCORSO
Furioso invece il capogruppo di minoranza, Massimo Bortoluzzi: «Mi auguro che sia stato un gesto inconsapevole di qualche ragazzino poco educato dalla propria famiglia, diversamente - afferma - ci troveremo di fronte ad un attacco più ampio, perpetrato per colpire il parroco e anche i nostri valori cristiani. Il grande problema è che queste feste importate stanno sdoganando una serie di vandalismi, non più tollerabili. Anche l’anno scorso, la notte di Halloween, ci fu un episodio poco edificante con una serie di auto imbrattate a colpi di spray, sempre a Puos. Le indagini portarono a due ragazzini».
Non resta che attendere l’esito delle indagini per capire chi e perché abbia colpito un prete morto 37 anni fa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino