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VENEZIA - Troppa gente, troppi ammiratori e curiosi. Tutti a casa e riprese sospese fino a domenica, per la paura di assembramenti pericolosi e per il rischio contagio da Covid. Sembrano non avere quiete le riprese del film “Lybra” con Tom Cruise a Venezia. A febbraio troupe e cast avevano lasciato in fretta la città per timore di contagi. Pochi giorni fa il ritorno, con un grande gesto di affetto verso Venezia. Quell’affetto che ha portato i veneziani ad accalcarsi a San Giacomo dall’Orio per le riprese, al punto da consigliare la produzione a sospendere i lavori ieri. Anche perché già a Roma si sarebbe registrato un caso di positività tra le guardie del corpo durante il lavori nella capitale, al punto che a Venezia la casa di produzione ha fatto ricorso a bodyguard inglesi.
E così per ora il film di ferma.
«Aspetto di tornare al lavoro più tardi per vedere che cosa succede», raccontava fin dalla mattina un dipendente della Trattoria taverna Capitan Uncino, proprio di fronte all’angolo dove l’Action Team – questo il nome della troupe di tecnici che lavora alla pellicola di Mission Impossible – ha posizionato le attrezzature di scena. Svettavano fra tutte le potenti luci che dovranno fendere la nebbia per regalare al pubblico audaci e temerari inseguimenti notturni del nostro. Già da un paio di giorni c’era fermento a San Giacomo. Il personale tecnico era in fibrillazione dalla prima colazione. «Molti di loro sono venuti in pausa a metà mattina», raccontavano dalla caffetteria Majer. «Gireranno fino alle 6 di mattina. Così per tre giorni», anticipava il ragazzo della trattoria .
Tom Cruise, senza lasciare che i bodyguard scoraggiassero troppo i fan, si è concesso spesso agli ammiratori. “Ciao, ciao” ripeteva la sera, quando finalmente era comparso elegantissimo in giacca e camicia, sotto i riflettori. Ha salutato con la mano soprattutto i bambini, i più bravi e svelti a individuarlo e dribblare i blocchi della security. Tutti nel quartiere hanno paryecipato con entusiasmo a questo esclusivo rendez-vous. «Gli addetti ai lavori mi hanno avvisata, mi hanno detto di non spaventarmi questa sera». La voce è di una signora seduta a un tavolino dell’Enoteca Al Prosecco. «Gireranno proprio sotto casa mia», spiegava. Giustamente, con un agente segreto, l’imprevisto è dietro l’angolo. «Ce lo ritroveremo arrampicato sul balcone della camera da letto» commentavano sorridendo a La Zucca, altro ristorantino che partecipa al coro, tessendo i retroscena di una trama cui la città prende parte. Tutto questo prima della decisione che ha momentaneamente sospeso le riprese: più prudente aspettare oggi, per capire cosa accadrà. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino