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UDINE - Via le panchine in Borgo Stazione. Per evitare bivacchi, Palazzo D'Aronco ha infatti deciso di ridurre le sedute, in uno dei luoghi sensibili della città. Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco Pietro Fontanini, che ieri assieme all'assessore alla sicurezza Alessandro Ciani, ha compiuto un sopralluogo negli spazi che a breve ospiteranno il presidio fisso della Polizia locale in viale Leopardi: «Abbiamo intenzione di togliere le panchine ha detto il primo cittadino -, e lo dico subito, prima che qualche sacerdote intervenga come accaduto quando feci rimettere quelle con i braccioli in via Aquileia. Tante volte queste sedute diventano luogo di bivacco e quindi ne elimineremo almeno alcune perché non vogliamo che la gente ci bivacchi e crei disturbo a chi passa e a chi frequenta quest'area».
IL SINDACO
Fontanini ha poi assicurato l'impegno dell'amministrazione per riportare alla normalità la situazione nel quartiere: «La presenza della Polizia locale qui significa dare ulteriore fiducia a residenti e operatori commerciali perché non riteniamo giusto e non accettiamo che questa sia un'area a rischio ha detto -.
PRESIDIO
Il nuovo posto fisso degli agenti troverà sede negli spazi affittati di viale Leopardi 23 e diventerà operativo prima di Ferragosto: «I lavori interni sono praticamente finiti, mancano solo quelli relativi alla fibra ottica, poi il presidio inizierà l'attività ha detto Ciani -. Voglio sottolineare che per aprire questo posto non porteremo in ufficio personale che lavora all'esterno perché sarebbe controproducente. Era però importante dare un segnale da parte nostra, creare un luogo dove i cittadini possano avere un contatto diretto con la Polizia locale, chiedere interventi e fare segnalazioni. Da alcuni mesi c'è una pattuglia fissa a controllo del quartiere e anche il Prefetto ha un'attenzione particolare per quest'area. Pianificheremo attività rilevanti». Al sopralluogo, hanno partecipato anche l'assessore al commercio, Maurizio Franz, il capogruppo di Fdi, Luca Vidoni, e il consigliere della Lega Paolo Foramitti, residente della zona: «Da alcuni anni il quartiere è sotto pressione e la maggiore presenza dell'autorità è necessaria per evitare che si ripetano episodi di violenza e perché qui i residenti, italiani e stranieri, possano tornare a vivere in serenità, come in passato».
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