Tiramisù cup, passano in 18 su 200: dal caramello salato ai lamponi

Tiramisù cup, passano in 18 su 200: dal caramello salato ai lamponi
CONEGLIANO - I più creativi hanno preparato i loro tiramisù aggiungendo amaretti, panna e crema di nocciole, burro d'arachidi e caramello salato, pistacchio,...

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CONEGLIANO - I più creativi hanno preparato i loro tiramisù aggiungendo amaretti, panna e crema di nocciole, burro d'arachidi e caramello salato, pistacchio, zenzero cannella e lamponi, arancia nocciole e mandorle, lamponi e ruby chocolate, cremino di nocciola. Ma la prima tappa della Tiramisù World Cup, celebrata ieri nel chiostro dell'ex convento San Francesco, è stata una festa per tutti che nemmeno la pioggia è riuscita a rovinare. Preceduta dalle polemiche di alcuni negozianti che avrebbero preferito fare coincidere l'evento in un giorno lavorativo, la prima sfida tra chef non professionisti per preparare un tiramisù tradizionale e uno creativo ha emesso i  verdetti dopo la manche mattutina e quella pomeridiana. Diciotto su 200 i concorrenti ammessi alle semifinali di domenica a Treviso, in attesa delle tappe di oggi a Villa Brandolini di Solighetto e di domani in Villa dei Cedri a Valdobbiadene.



PASSANO IL TURNO
Dieci hanno primeggiato nelle ricette tradizionali, quasi tutti da nordest: Marlies Benedetti di Pieve di Soligo, Floriana Carace di Treviso, Franco Giuseppe di Pordenone, Gianluca Signoretti di Preganziol, Alessandra Maccatrozzo di Treviso, Moira Bardini di Treviso, Marco De Rossi di Vicenza, Silvia Fortina di Chioggia, Sara Arrigoni di Bergamo e Fabio Dall'Acqua di Conegliano. Otto gli originali che hanno arricchito i tiramisù con gli ingredienti sopra elencati, abbinati rispettivamente a Cinzia Rigo di Casier, Valentina Testa di Roma, Isabella Bucciol di Portogruaro, Lucia Sartor di Carbonera, Davide Cavasin di Casier, Mariapia Atrini di Milano, Franco Norbiato di Spinea e Iris Vanz di Belluno.
I CONCORRENTI
La fantasia non è mancata anche ad altri concorrenti come Diego Ceccobelli, ternano da poco trasferitosi a Treviso insieme alla compagna con la quale condivide la passione per la cucina: «Un po' per gioco e un po' per scherzo mi sono iscritto, cercando di mixare il tiramisù con il panpepato ternano. Qui potevo aggiungere solo tre ingredienti e allora ho scelto pepe, frutta secca alle noci e l'ingrediente segreto della mia famiglia, il melograno». Niente tartufo, dunque... «Il prossimo anno potrei riprovarci con quest'altro ingrediente della mia terra» sorride Ceccobelli, uno dei non pochi uomini in gara a fronte di una presenza femminile ancora imponente e fantasiosa, come dimostrano le ricette di Luana Garbo di Rovigo (granella sbriciolata e chantilly di mascarpone), Sandra Gava di Vazzola (yogurt di cocco e farina dello stesso frutto spolverata) ed Elena Orfei di Spresiano (pistacchio, uno dei must di questa edizione) che si è appassionata alla creazione di dolci preparando le torte per i compleanni dei suoi bambini.
IL CAMPIONE IN CARICA

A dare l'in bocca al lupo a tutti i concorrenti c'erano il vicesindaco Gaia Maschio, l'ideatore della World Cup Francesco Redi e il vincitore della scorsa edizione, il feltrino Andrea Ciccolella che sarà anche uno dei giudici della finale: «Vedo tanti tipi di concorrenti ha commentato dalle casalinghe a chi ha fatto un percorso più lungo, ma tutti bravissimi. Meglio maschi o femmine in questo campo? Reputo il tiramisù il dolce delle donne per eccellenza, ma anche gli uomini sapranno dire la loro perciò mi aspetto una competizione di livello medio-alto. Un suggerimento? Oltre alla preparazione è molto importante l'impiattamento». I concorrenti sono arrivati non solo da varie regioni italiane (Puglia, Campania e Calabria incluse) ma anche da Cina, Canada, Francia, Austria, Germania, Marocco e Albania. In totale verranno serviti durante la gara 32mila savoiardi, 183 chili di mascarpone, 4mila uova, 50 chili di cacao, circa 700 di zucchero e oltre 23 di caffè.
Luca Anzanello Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino