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CORTINA D’AMPEZZO - Domani, 13 febbario, Tina e Milo saranno a Cortina. Le due mascotte dei Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026 cominciano il loro viaggio nei territori che, fra due anni, accoglieranno il grande evento sportivo, sedi di gara delle diverse discipline. Lasciata Cortina, saranno ad Anterselva, in Val Pusteria, sede del biathlon; poi andranno in Val di Fiemme, dove si disputeranno le gare di sci nordico, fondo e salto; quindi arriveranno a Livigno e a Bormio, martedì 20 febbraio, per visitare le piste dello sci alpino maschile, dello snowboard e delle discipline acrobatiche. Passeranno per Verona, in Arena, che accoglierà le cerimonie di chiusura delle Olimpiadi e di apertura delle Paralimpiadi. Infine Milano, sede degli sport del ghiaccio e luogo dell’apertura dei Giochi.
IL PROGRAMMA
Tina e Milo sono apparsi la prima volta la settimana scorsa, sul palco del teatro Ariston, al Festival di Sanremo, accompagnati da Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico italiano e di Fondazione Milano Cortina, che organizza i Giochi. Sono stati a Roma, a palazzo Chigi, da Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri.
I PROTAGONISTI
Tina e Milo sono due allegri ermellini, una nella livrea banca invernale, l’altro con il manto marrone estivo. La loro creazione parte da lontano: un anno fa, anche allora al Festival di Sanremo, quando furono coinvolti ragazze e ragazzi di tutta Italia, che hanno proposto oltre 1.600 idee creative, poi sviluppate da professionisti del design. Giovedì scorso, sul palco dell’Ariston, è salito anche Federico Barra, dell’istituto comprensivo di Taverna, in Calabria, uno degli studenti che hanno ideato queste mascotte. I loro nomi sono diminutivi delle due città dei Giochi, Cortina e Milano: sono nomi italiani, brevi, facili da memorizzare e da pronunciare, anche in altre nazioni. Assieme devono promuovere lo spirito e la visione dei Giochi, creare un rapporto emotivo e affettivo con il pubblico, accogliere atleti e spettatori da tutto il mondo, accrescere il coinvolgimento, contribuire a creare l’amore per i Giochi. Accade così dal 1968, dalle X Olimpiadi invernali di Grenoble, quando apparve la prima mascotte informale. Oggi non si può pensare all’evento senza queste figure. Questi due vivacissimi ermellini sono simili ma non identici. Tina è creativa, concreta e curiosa. Vive in città e nel tempo libero ama assistere a spettacoli e concerti, che le hanno fatto conoscere il potere della bellezza e la sua forza trasformatrice. La frase che più la rappresenta è: «Sogna forte!» Milo è resiliente e sognatore, ha un debole per gli scherzetti, ama giocare sulla neve e nel tempo libero realizza strumenti musicali di pura fantasia. Nulla può fermare Milo: pur essendo nato senza una zampa, ha imparato a camminare con la propria coda. La frase che più rappresenta la mascotte delle Paralimpiadi è "Gli ostacoli sono trampolini". Durante il loro primo tour, incontreranno scolaresche, visiteranno mostre, assisteranno a gare sportive e faranno festose apparizioni in diverse piazze e sedi di gara, fra i loro fan. Saranno accompagnati da I Flo, sei fiorellini bucaneve, abbozzati dagli alunni dell’istituto comprensivo Sabin di Segrate, poi sviluppati da professionisti di grafica e design.
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Il Gazzettino