Terrorismo, il figlio di Sabbadin: «Il killer di mio padre in fuga grazie alla Francia»

Adriano Sabbadin, figlio del macellaio ucciso
VENEZIA - «Gli arresti degli ex brigatisti in Francia non sono solo una soddisfazione per noi parenti delle vittime, ma per tutto il nostro Paese. È una giustizia che...

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VENEZIA - «Gli arresti degli ex brigatisti in Francia non sono solo una soddisfazione per noi parenti delle vittime, ma per tutto il nostro Paese. È una giustizia che doveva essere assicurata molto tempo fa». Così Adriano Sabbadin, figlio del macellaio Lino Sabbadin, ucciso nel 1979 a Santa Maria di Sala (Venezia) dai Pac, commenta l'operazione svolta dall'antiterrorismo a Parigi. «I nostri morti non sono andati in prescrizione - aggiunge - e mi dispiace che Luigi Bergamin - che partecipò all'omicidio Sabbadin ndr. - sia riuscito a fuggire, ma sono fiducioso che possa essere catturato. Questi non sono da considerare ex terroristi».

«Abbiamo una ferita aperta e finché non si concluderà il ciclo non sarà rimarginata. Il governo francese si assuma la responsabilità per la fuga di Bergamin e per avergli dato protezione fino ad ora - prosegue Adriano Sabbadin - Gli ordini di arresto dovevano avvenire molto tempo fa».

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Il Gazzettino