Teresa Mannino fa il tutto esaurito con "Sento la terra girare"

Teresa Mannino fa il tutto esaurito con "Sento la terra girare"
TRIESTE - Si prepara a registrare il tutto esaurito lo spettacolo fuori abbonamento della Contrada “Sento la terra girare” in scena al Teatro Bobbio domani 2...

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TRIESTE - Si prepara a registrare il tutto esaurito lo spettacolo fuori abbonamento della Contrada “Sento la terra girare” in scena al Teatro Bobbio domani 2 marzo alle 20.30. Lo spettacolo scritto da Teresa Mannino e Giovanna Donini, con Teresa Mannino, è un’ironica ma a tratti inquietante riflessione sullo stato del nostro pianeta. Dopo anni chiusa in un armadio Teresa Mannino esce e cosa leggio sul giornale? Che l'asse della terra si sta spostando. Ecologia, cattive abitudini, il mondo che va a rotoli. Il tutto raccontato con il sorriso.  Solare presenza del panorama comico italiano che coniuga una raffinata tecnica attoriale con una capacità di improvvisazione assolutamente spontanea e originale, Teresa Mannino, storica conduttrice della nota trasmissione televisiva Zelig, siciliana, fortemente legata alla sua terra, presenta questo nuovo show in cui parlerà sempre dalla sua amata Sicilia e di un mondo che sta cambiato troppo velocemente, con lo stile inconfondibile che la contraddistingue. La Mannino ha fatto delle differenze tra uomini e donne e tra Nord e Sud d'Italia un racconto divertente e mai banale, scandito con quella parlata palermitana, ironica e sensuale, che non dà scampo.


La scenografia di “Sento la terra girare” è minimale: un armadio disteso, un cespuglio sospeso, una nuvola bianca. L’attrice palermitana, dopo essersi accertata come di consueto del numero di terroni e di milanesi in estinzione in sala – proverbiale la sua autoironia – intessa un racconto misto di poesia e risate, amarezza e vitalità, riflessione e leggerezza. La Mannino dipinge la nostra realtà distorta di OGM, pollici in alto su Whatsapp e piante infestanti, Barbie confezionate sadomaso e feste senza festeggiato, celiaci a dismisura, isole di plastica grandi quanto la penisola iberica e cinquantenni che fanno l’impossibile per sembrare ragazzini, andando contro natura. Il testo, scritto anche da Giovanna Donini, ci dice che l’uomo non sta bene perché i tedeschi non sono più tedeschi come un tempo, perché le donne fanno figli a cinquant’anni, perché non facciamo altro che comprare e gettare vestiti da nove euro e novanta, perché sprechiamo tonnellate di cibo che non costa nulla. Tra frigoriferi sempre più grandi e cani con il cappotto e il filo interdentale, la Terra continua a mandarci messaggi inequivocabili: l’asse gravitazionale si è spostato!  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino