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Nel giorno in cui in Friuli Venezia Giulia risultano raddoppiati i malati di Covid 19 ricoverati in terapia intensiva (passati da cinque a dieci), all’Ospedale di Cattinara a Trieste ha riaperto il 12esimo piano del nosocomio, proprio per ospitare i pazienti più gravi. Il coronavirus non risparmia nemmeno i lavoratori del mondo della sanità: tra le persone in terapia intensiva, anche una operatrice sanitaria di 28 anni dell’ospedale di Latisana. Da tempo in Friuli Venezia Giulia non si registrava una paziente così giovane sottoposta a trattamento intensivo; le sue condizioni sono migliorate perché ha risposto bene alle terapie, ma si sta cercando di capire l’origine del contagio ed è partito il tracciamento delle persone con cui è entrata in contatto.
LE TERAPIE INTENSIVE
Nel dettaglio dei casi, ci sono anche tre accettazioni dirette che riguardano altrettante persone rispettivamente di 79, 70 e 66 anni. Anche alla luce di questi incrementi e all’andamento dei contagi, è stato riaperto ieri a Trieste il dodicesimo piano del Cattinara, attrezzato per la terapia intensiva e semintensiva, dove opereranno equipe di anestesisti e pneumologi per l’assistenza ai pazienti Covid.
Vi è stato trasferito un sessantaquattrenne intubato proveniente da Udine, che da lunedì sera era già in una stanza isolata a pressione negativa, ed è in fase di trasferimento un secondo paziente intubato proveniente da San Vito al Tagliamento.
Nella semintensiva si trovano, invece, tre pazienti: uno proveniente dal reparto di malattie infettive dell’Ospedale Maggiore, uno con problemi pneumologici e un terzo dializzato che finora era in una stanza dedicata.
STATO DI PRE ALLERTA
Il vice governatore Riccardi ha fatto presente che, come previsto dal coordinamento regionale per l’emergenza, fino a lunedì il Santa Maria della Misericordia di Udine ha ospitato i pazienti Covid positivi provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia, mentre a ieri ne risultano otto.
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Il Gazzettino