Teolo. Padre spara sette colpi di fucile alla figlia, poi tenta di impiccarsi

Teolo. Padre spara due colpi di fucile alla figlia, poi tenta di impiccarsi
TEOLO - Martedì sera, verso le ore 21, i carabinieri di Abano Terme sono intervenuti a Teolo (Padova), dove risiede una famiglia alle cui dipendenze lavora una ragazza...

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TEOLO - Martedì sera, verso le ore 21, i carabinieri di Abano Terme sono intervenuti a Teolo (Padova), dove risiede una famiglia alle cui dipendenze lavora una ragazza 26enne, cingalese, che svolge l’attività di badante.


Poco prima il padre di quest’ultima, Naththandige Fernando Mervin Maxi Thushara, 46enne originario dello Sri Lanka, residente a Padova, incensurato, l’aveva raggiunta in casa e le aveva sparato sette colpi con un fucile da caccia calibro 9, rubato dalla casa dove lavora come domestico, due proiettili hanno colpito la giovane al volto e ad un braccio. Subito dopo aveva rivolto l’arma verso se stesso e aveva fatto fuoco, ferendosi al volto. L'uomo, ancora in vita, si è procurato un laccio e ha tentato di impiccarsi ad una trave della tettoia dell’abitazione.

I militari, arrivati sul posto, hanno reciso il laccio e lo hanno adagiato a terra in attesa dei soccorsi. Padre e figlia, stabilizzati, sono stati  trasportati all'ospedale di Padova, dove sono ricoverati: la giovane è gravissima, l'uomo non è in pericolo di vita.

Il 46enne, come disposto dal Pubblico Ministero di turno alla Procura della Repubblica di Padova, è stato arrestato per tentato omicidio ed è piantonato in ospedale dai Carabinieri.

COSA E' ACCADUTO - LA RICOSTRUZIONE
Il padre della ragazza, che svolge l’attività di collaboratore domestico in un altro comune, armatosi di un fucile da caccia calibro 9 sottratto al proprio datore di lavoro che lo deteneva legalmente, si era diretto verso le Terme e, dopo avere parcheggiato la propria autovettura poco distante dall’abitazione dove la figlia 26enne svolgeva l’attività di badante, l’aveva raggiunta, le aveva esploso contro alcuni colpi d’arma da fuoco (a terra verranno rinvenuti ben sette bossoli). Il movente del delitto è probabilmente riconducibile alla relazione che la ragazza da qualche tempo aveva iniziato con un connazionale conosciuto in chat e che il genitore fortemente osteggiava

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Il Gazzettino