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PORDENONE - Primavera, tempo di installare nuove telecamere in città. I dispositivi (una dozzina), che saranno in grado di leggere in tempo reale le targhe delle auto in circolazione, saranno posizionati lungo due degli assi viari principali: viale Treviso e via Udine. Di conseguenza agiranno i comuni contermini, con Cordenons, Porcia e Roveredo in Piano che, grazie ai contributi regionali ricevuti, si avvarranno delle tecnologia per controllare la strade maggiormente trafficate. Telecamere sofisticate che permetteranno di individuare ed inserire in una lista nera le macchine oggetto di attività investigative, verificare auto rubate, non assicurate o senza revisione. E al contempo rilevare la velocità con la quale escono ed entrano in città.
LA RETE
Una sorta di rete, una forma di protezione importante per Pordenone e non solo. In sostanza, un sistema di lettura e tracciabilità delle targhe collegato a livello nazionale alla polizia di stato, naturalmente nel pieno rispetto delle normative sulla privacy e ai soli fini della sicurezza. Sicurezza a tutto tondo perché - non è da escludere - le stesse telecamere potrebbero pure essere impiegate per “catturare” i positivi al Covid-19 che violano la quarantena. Misura, questa, adottata dal comune di Treviso. Per ora l’assessore Emanuele Loperfido si limita a dire che «i lettori saranno utilizzati solo nelle attività legate al monitoraggio del territorio ai fini della sicurezza. Per quanto riguarda il controllo di chi non rispetta la quarantena, noi continuiamo a insistere con la campagna di informazione e sensibilizzazione, invitando caldamente i cittadini al senso di responsabilità, sia da sani (con il rispetto del distanziamento e dell’utilizzo della mascherina, delle restrizioni sugli atteggiamenti al lavoro e nelle abitazioni) che, a maggior ragione, nel caso di cittadini in quarantena che invitiamo a rimanere in casa. Non è per il senso civico, innato per i pordenonesi, ed il conseguente rispetto delle regole che bisogna adottare comportamenti nella norma, ma per evitare il contagio. Solo rispettando le norme riusciremo ad uscirne. Il contagio del virus - tiene a precisare l’assessore alla Sicurezza - non risparmia i furbetti, questo deve essere chiaro. Quindi un appello alla responsabilità individuale, nei confronti del personale medico sanitario che sta facendo grandi sacrifici, e nei confronti dei contagiati, ma non solo, anche dei familiari e dei conoscenti».
LA COLLOCAZIONE
Un appello, quello di Loperfido, rivolto a tutti.
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Il Gazzettino