Il Comune ci riprova: tornano le telecamere in centro storico

Il Comune ci riprova: tornano le telecamere in centro storico
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PORDENONE - La prima volta è finita che non se n'è fatto niente per 10 anni. O quasi, visto che i dispositivi sono stati installati e mai attivati. Le difficoltà di un software allora non sufficientemente preciso come quelli attuali, unito ai malumori dei commercianti, ha fatto naufragare il progetto degli occhi elettronici che avrebbero dovuto vigilare sugli ingressi nella zona a traffico limitato, in centro città. Costo complessivo quasi 300 mila euro. Ora l'amministrazione Ciriani è pronta a riprovarci, previo studio di fattibilità da effettuare nel corso di quest'anno. E se le problematiche tecniche sono sostanzialmente risolte, dal momento che le telecamere con lettura e riconoscimento delle targhe sono ormai diffuse in molti Comuni, resta da vedere se questa volta la proposta supererà la diffidenza dei commercianti. La proposta è stata lanciata, con un'interrogazione, dalla stessa civica del sindaco Pordenone cambia, che ha chiesto appunto l'installazione di dispositivi elettronici a difesa della ztl, che a Pordenone è in vigore dal 1990. Per la verità, anche in passato l'iniziativa aveva avuto il supporto del centrodestra, che nel 2008 aveva presentato una mozione in questo senso, come ha ricordato l'assessore alla Sicurezza Emanuele Loperfido. Sicuramente è una tematica complessa - sottolinea l'assessore -, perché l'area della ztl comprende tante attività commerciali, ma una comunità numerosa deve sapersi disciplinare. Il primo tentativo risale al 2009, quando fu indetta - e portata a termine - la gara per l'installazione di due occhi elettronici: uno in via Mazzini e uno in via della Motta. i dispositivi avrebbero dovuto fotografare e rilevare le targhe di chi entrava nella ztl, per poi verificare la coincidenza con i detentori dei permessi ed eventualmente sanzionare i non autorizzati. I dispositivi furono effettivamente installati, ma mai attivati. 

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Il Gazzettino