MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) - Mille persone sottoposte ad accertamenti e controlli in un paese da poco più di 10mila abitanti. E' l'enorme lavoro portato avanti...
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PRIMA DIAGNOSILa prima diagnosi di tubercolosi è stata fatta su un bambino lo scorso 5 marzo. Le ultime due sono del 3 aprile. Gli specialisti non hanno alcun dubbio: tutti i casi sono legati alla maestra considerata caso indice. Non ci sono stati contagi secondari. Quattro degli otto alunni colpiti dalla malattia non sono ancora tornati a scuola. Hanno iniziato a casa la terapia specifica che prevede l'assunzione di tre farmaci. E per il momento è meglio non far avere loro troppi contatti. Gli altri quattro, invece, sono rientrati nei giorni scorsi. Così come l'altra maestra a cui era stata diagnosticata la tubercolosi. Tutti loro dovranno continuare ad assumere medicinali per diversi mesi. La terapia non è breve. Comunque, dopo la fase iniziale, da tenere sotto controllo, la strada dovrebbe essere in discesa. Anche perché secondo gli specialisti il loro livello di infettività è quasi irrilevante.
IL CONTAGIOIl discorso è nettamente diverso, invece, per quanto riguarda la maestra da cui è partito il focolaio epidemico. Ha convissuto con la malattia in azione per più di un anno. E in questo periodo ha sviluppato una contagiosità che nessuno ricorda di aver mai visto nella Marca. Basta pensare che il contatto con il bacillo è stato evidenziato nel 95% dei bambini che frequentavano la classe delle elementari dove lei insegnava regolarmente. Una percentuale che ha fatto sobbalzare sulla seggiola anche un super-esperto come Rezza, che sabato mattina ha incontrato le famiglie nel palasport di Motta. «E' un livello di infettività straordinario conclude Cinquetti generalmente nelle situazioni con la presenza di una persona colpita dalla tubercolosi, le positività tra i suoi contatti stretti non superano il 50%». Ma adesso si intravede la fine di uno dei focolai di tubercolosi più vasti mai registrati nel trevigiano in tempi recenti.
Mauro Favaro Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino