PADOVA - È stato firmato ieri il decreto che dà il via alla sperimentazione del Taser, la pistola elettrica che sarà data in dotazione alle forze...
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Trenta i dispositivi da acquistare, per ora. La fase sperimentale seguirà un disciplinare che un apposito gruppo interforze sta mettendo a punto e sulla base del quale saranno formati le donne e gli uomini delle forze dell'ordine coinvolti nella prima fase di utilizzo.
«Il Taser è un'arma di dissuasione non letale e il suo utilizzo è un importante deterrente soprattutto per gli operatori della sicurezza che pattugliano le strade e possono trovarsi in situazioni border line - ha commentato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini - laddove una misura di deterrenza può risultare più efficace e soprattutto può ridurre i rischi per l'incolumità personale degli agenti. Credo che la pistola elettrica sia un valido supporto, come dimostra l'esperienza di molti paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera». Il Taser oltre agli Stati Uniti è infatti in dotazione alle forze di polizia di circa 107 paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.
In occasione della comunicazione fatta a suo tempo dal capo della polizia, sulla questione era intervenuto il prefetto Renato Franceschelli: «Il fatto che venga fatta una sperimentazione qui a Padova è positivo - aveva commenta il prefetto Renato Franceschelli - anche se personalmente nutro qualche dubbio. Non stiamo certamente parlando di un'arma banale: può avere conseguenze su chi viene colpito e saranno necessari dettagliati approfondimenti. Se ne parla da molti anni e l'introduzione di questa pistola elettrica era stata affrontata anche in un ordine del giorno della Camera. Ci è voluto del tempo proprio perché sono state necessarie attente analisi. Dopo la sperimentazione tireremo un bilancio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino