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UDINE - Tempi duri per gli “abusivi” della Tari. Net e Comune di Udine, infatti, hanno deciso di avviare una fase sperimentale di verifica nella zona di viale Europa Unita. A spingere l’amministrazione e la società che gestisce il sistema dei rifiuti in città in questa direzione è stato il fenomeno reiterato del conferimento delle immondizie in sacchi neri, un fenomeno che, come ha spiegato il sindaco, Pietro Fontanini, «si registra in diverse parti della città, ma lì con maggiore concentrazione». A illustrare la nuova modalità dei controlli, è stato lo stesso primo cittadino: «In quell’area sono state individuate persone che conferiscono i rifiuti in sacchi neri - ha spiegato -, e quindi non sono probabilmente dotate dei bidoncini per la raccolta casa per casa. Abbiamo quindi deciso di avviare una sperimentazione, per controllare se sono iscritte all’anagrafe Tari. Faremo delle verifiche incrociate dei dati, per capire se risultano o meno, anche con l’aiuto della Polizia locale, per il controllo degli appartamenti». Fontanini ha poi spiegato che il problema nasce, alle volte, dal fatto che chi è appena arrivato in Italia non conosce le regole: «Proprio oggi (ieri, ndr) - ha riferito -, abbiamo deciso, in Giunta, di resistere a un ricorso al Tar presentato da alcuni cittadini ghanesi, che raccoglievano pneumatici e addirittura batterie esauste e poi le spedivano, tramite container, in Ghana, per il recupero. Li abbiamo anche incontrati, spiegando loro che in Italia questi materiali sono considerati rifiuti speciali che devono essere smaltiti a parte, ma hanno deciso di presentare ricorso».
BOLLINO ROSSO
La nuova modalità di controllo, si aggiunge a quella annunciata qualche giorno fa: l’apposizione di bollini rossi per i contenitori lasciati per troppo tempo sulla strada e per i conferimenti errati (il primo bollino come avvertimento, cui poi, in caso di reiterazione dell’irregolarità, seguirà la multa).
NUOVI VERTICI
Come noto Net spa, in questi giorni, è al centro dell’interesse anche per un altro aspetto, ossia la necessità di nominare il nuovo Consiglio di amministrazione, dopo le dimissioni dell’ex presidente Mario Raggi che, unite a quelle dei consiglieri Ugo Falcone e Laura Antonelli, hanno portato alla decadenza dell’attuale Cda. «Per la nomina del presidente – ha spiegato il sindaco Fontanini -, abbiamo individuato un tecnico di alto profilo (quindi super partes e non un uomo di partito, ndr), che ci dà garanzie di professionalità per svolgere il suo ruolo.
Il Gazzettino