Abusivi della Tari, ora scattano i controlli a tappeto

Giovedì 14 Ottobre 2021 di Alessia Pilotto
La Net avvierà una serie di controlli per riuscire a "scovare" chi ancora sfugge al pagamento della Tari

UDINE - Tempi duri per gli “abusivi” della Tari. Net e Comune di Udine, infatti, hanno deciso di avviare una fase sperimentale di verifica nella zona di viale Europa Unita. A spingere l’amministrazione e la società che gestisce il sistema dei rifiuti in città in questa direzione è stato il fenomeno reiterato del conferimento delle immondizie in sacchi neri, un fenomeno che, come ha spiegato il sindaco, Pietro Fontanini, «si registra in diverse parti della città, ma lì con maggiore concentrazione». A illustrare la nuova modalità dei controlli, è stato lo stesso primo cittadino: «In quell’area sono state individuate persone che conferiscono i rifiuti in sacchi neri - ha spiegato -, e quindi non sono probabilmente dotate dei bidoncini per la raccolta casa per casa. Abbiamo quindi deciso di avviare una sperimentazione, per controllare se sono iscritte all’anagrafe Tari. Faremo delle verifiche incrociate dei dati, per capire se risultano o meno, anche con l’aiuto della Polizia locale, per il controllo degli appartamenti». Fontanini ha poi spiegato che il problema nasce, alle volte, dal fatto che chi è appena arrivato in Italia non conosce le regole: «Proprio oggi (ieri, ndr) - ha riferito -, abbiamo deciso, in Giunta, di resistere a un ricorso al Tar presentato da alcuni cittadini ghanesi, che raccoglievano pneumatici e addirittura batterie esauste e poi le spedivano, tramite container, in Ghana, per il recupero. Li abbiamo anche incontrati, spiegando loro che in Italia questi materiali sono considerati rifiuti speciali che devono essere smaltiti a parte, ma hanno deciso di presentare ricorso». 
BOLLINO ROSSO
La nuova modalità di controllo, si aggiunge a quella annunciata qualche giorno fa: l’apposizione di bollini rossi per i contenitori lasciati per troppo tempo sulla strada e per i conferimenti errati (il primo bollino come avvertimento, cui poi, in caso di reiterazione dell’irregolarità, seguirà la multa). 
NUOVI VERTICI 
Come noto Net spa, in questi giorni, è al centro dell’interesse anche per un altro aspetto, ossia la necessità di nominare il nuovo Consiglio di amministrazione, dopo le dimissioni dell’ex presidente Mario Raggi che, unite a quelle dei consiglieri Ugo Falcone e Laura Antonelli, hanno portato alla decadenza dell’attuale Cda. «Per la nomina del presidente – ha spiegato il sindaco Fontanini -, abbiamo individuato un tecnico di alto profilo (quindi super partes e non un uomo di partito, ndr), che ci dà garanzie di professionalità per svolgere il suo ruolo.

La persona ha già dato la sua disponibilità. Ora ne parlerò con i sindaci della Bassa Friulana, per arrivare all’assemblea dei soci con la condivisione sul nome». Assemblea che è prevista, in prima convocazione, il 18 ottobre e, in seconda convocazione, il 29: «Probabilmente – ha commentato l’assessore alle Partecipate, Francesca Laudicina -, non si riuscirà a nominare il nuovo Cda nella prima seduta, perché all’ordine del giorno c’è anche la nuova convenzione per il Comitato del controllo analogo (modificata dopo i rilievi dell’Anac, ndr), che però deve prima avere il via libera dell’Ausir (l’Autorità unica per i servizi idrici e rifiuti) e i tempi sono un po’ stretti. Siamo però al lavoro e siamo abbastanza ottimisti per quanto riguarda la condivisione del nome del nuovo presidente». E chissà che, stavolta, la partecipata non trovi un po’ di pace, dopo gli ultimi mesi complicati, iniziati ad aprile con le dimissioni dello storico direttore Massimo Fuccaro (che ha lasciato dopo 16 anni) e poi continuati con le polemiche interne (a giugno i rapporti si sono fatti tesi proprio con i sindaci della Bassa) e gli altri addii che si sono succeduti, fino a quelli del neo-direttore, che avrebbe dovuto sostituire Fuccaro e che, a inizio ottobre, ha deciso di rifiutare l’incarico.

Ultimo aggiornamento: 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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