VENEZIA - Mazzacurati si è inventato tutto. Si potrebbe sintetizzare così la linea difensiva che il sindaco (sospeso) di Venezia, Giorgio Orsoni, ha sostenuto questa mattina...
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Il suo difensore, l’avvocato e presidente dell’Ordine, Daniele Grasso, riferisce che Orsoni è tranquillo e sereno, ma anche determinato e battagliero come suo carattere: «Ha studiato gli atti ed è pronto a difendersi - spiega il legale - È sicuro di poter dimostrare la sua non responsabilità negli episodi che gli vengono contestati».
L'interrogatorio è iniziato stamattina intorno alle 8.30, davanti al gip Alberto Scaramuzza: dopo 45 minuti il sindaco è uscito dall'aula bunker.
«Sono state una serie di dichiarazioni spontanee molto lucide - ha detto l'avvocato di fiducia, Daniele Grasso - con le quali si è dichiarato estraneo ai fatti».
«Sono fiducioso, spero in una soluzione della vicenda giudiziaria in tempi rapidi - continua Daniele Grasso - .Ci sono state una serie di dichiarazioni molto lucide, tranquille e serene con le quali ha affermato che non riconosce alcun addebito di responsabilità e proponendosi di dimostrarlo attraverso una fase di indagini difensive e di integrazioni della documentazione della Procura».
«Siamo certi che con il ricorso al Tribunale del riesame - ha aggiunto Grasso - entro una ventina di giorni al massimo, l'arresto sarà revocato.
Grasso ha poi affermato che trova improprio l'inserimento di Orsoni «nel contesto di questa indagine». «Poteva essere evitato - ha rilevato - perché la sua posizione va letta in modo diverso, soprattutto perché non ha nessun rapporto con gli altri capi di imputazione rispetto ad altri dell'inchiesta».
«Il sindaco è molto provato - ha concluso Grasso - come uomo delle istituzioni sta soffrendo tanto quanto soffre dal punto di vista umano». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino