Tamponi in farmacia boom di contagiati nel Veneziano: positivi 4 test su 10

Ambulatorio mobile per tamponi
VENEZIA - È boom di tamponi positivi in farmacia: lo sono più di 4 su 10 con la prospettiva, non così lontana, che lo possa diventare la maggioranza. È...

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VENEZIA - È boom di tamponi positivi in farmacia: lo sono più di 4 su 10 con la prospettiva, non così lontana, che lo possa diventare la maggioranza. È Federfarma a fornire i dati sui test antigenici rapidi effettuati nella prima settimana di luglio. Ebbene, in sette giorni nell'Ulss 3 Serenissima ne sono stati fatti 10.957 in 113 farmacie della provincia, con 4.608 positività, pari al 42,1%. Nell'Ulss 4 del Veneto orientale, invece, ne sono stati effettuati 3.507 in 34 farmacie, con 1.597 positività, pari al 45,5%. A balzare all'occhio è la differenza molto rilevante tra la positività dei tamponi eseguiti nel pubblico, che secondo l'ultimo bollettino della Conferenza dei sindaci è al 20%, rispetto a quella calcolata nelle farmacie che è, dunque, più del doppio: 43,8% la media provinciale. Soltanto a giugno nell'Ulss 3 si era al 29% e nella 4 al 38%, a ulteriore conferma di come la pandemia sia tornata a correre anche nel veneziano.

L'ANALISI
«Nelle farmacie - spiega il presidente provinciale di Federfarma, Andrea Bellon - dovrebbero fare il test solo le persone che non hanno sintomi. Con tutta probabilità sta succedendo che tanti pazienti con sintomi, tipo un raffreddore o un mal di gola, vengono lo stesso, nascondendoli, per sapere più rapidamente se sono stati contagiati o meno». Quella delle farmacie, infatti, è una via d'accesso al tampone, a pagamento e spesso senza prenotazione, molto più veloce, senza ricetta (salvo che per fine quarantena), che invece è sempre richiesta nei punti tampone come il PalaExpo o come Favaro. Quest'ultimo ha appena riaperto i battenti ancora in modalità drive through per aumentare la disponibilità in un momento in cui la curva dei contagi è risalita sensibilmente a livelli che non si registravano da tempo.

IL BOLLETTINO


Anche ieri nell'Ulss 3 sono stati contati più di mille nuovi positivi (1.070), mentre il totale dei tamponi nel pubblico nelle ultime 24 ore ha raggiunto quota 4.446. I contagi stanno mettendo a dura prova i medici di medicina generale che in molti ambulatori, anche per via delle ferie e delle sostituzioni, faticano a processare tutte le richieste di impegnativa o effettuazione diretta del tampone, laddove sia possibile personale dedicato, proprio per la grossa mole di lavoro che si accumula. «A Favaro facciamo i positivi in quarantena. Ieri abbiamo aperto un centinaio di posti che stanno aumentando giorno per giorno», spiegano dall'azienda sanitaria. Nessun punto tampone è ad accesso libero, servendo dovunque ricetta e prenotazione. Per ora resta dormiente, come dicono in gergo tecnico i responsabili, il drive Oriago che per mesi ha operato sul piazzale della stazione di Porta Ovest e che pure non è stato smantellato proprio per l'evenienza che si debba riaprirlo, a fronte di una domanda che diventasse sempre più sostenuta. Nel frattempo, cresce anche il numero dei positivi ricoverati: nell'Ulss 3 sono adesso 92 cui se ne aggiungono altri 76 classificati come Covid per caso, cioè entrati in ospedale per altro e scoperti a sorpresa contagiati e messi in isolamento. Quanto alle vaccinazioni, l'azienda sanitaria veneziana attende notizie sull'estensione della quarta dose a tutti gli ultrasessantenni, ufficializzata ieri dal ministero della Salute. Il cosiddetto booster del booster fa passetti in avanti, avendo raggiunto una copertura del 33,9% dei pazienti che ne hanno diritto, un punto in più guadagnato nell'ultimo week end.

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Il Gazzettino