VITTORIO VENETO Prima il papà, poi il figlio positivi al Covid-19. E ora forse anche la mamma. Il test anticorpale ha evidenziato tracce del coronavirus nel suo sangue, ma...
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Coroanvirus. Genitori separati, il giudice consente al padre di vedere il figlio in regioni diverse
LA STORIA
Il 2 marzo Gianluca non si sente bene e si reca al pronto soccorso. «Avevo una forte tosse che mi causava anche dolore al torace e al braccio ricorda -. Al pronto soccorso mi hanno fatto tutti gli accertamenti, tampone incluso. Che è risultato negativo». Gianluca fa quindi ritorno a casa e per precauzione non si reca al lavoro. «Abito con i miei genitori prosegue e, pochi giorni, dopo mio papà ha iniziato a sentirsi male. È stato ricoverato in ospedale e sottoposto al tampone è risultato positivo. Io e mia mamma di conseguenza ci siamo chiusi in casa per la quarantena. Poi mi è salita la febbre e, fatto il tampone il 30 marzo, sono risultato positivo. Così per 21 giorni, fino a quando il secondo tampone non è risultato negativo, sono rimasto a casa, dove pure vive mia mamma. Nel mentre mio papà è guarito e ha fatto ritorno a casa. Con la negatività accertata, ho fatto la visita dal medico del lavoro e lunedì ho ripreso la mia attività lavorativa». Mentre a marito e figlio era stato accertato il contagio e il virus era stato debellato con le cure, alla donna, che non aveva manifestato particolari sintomi, non era stato prescritto il tampone.
L'ATROCE DUBBIO
«Però a mia mamma è sempre rimasto il dubbio se si fosse contagiata o meno prosegue il figlio . E così è andata a fare il test sierologico e ieri ha saputo che c'erano delle tracce del virus nel suo sangue. Saputo dell'esito, che dovrà ovviamente essere confermato o meno dal tampone a cui si sottopone venerdì, ho informato il mio datore di lavoro e mi ha fatto rientrare a casa. Prima di arrivare a questa situazione, non potevano fare anche a lei il tampone? In questi giorni, terminata la quarantena, mia mamma si è spostata, è andata in negozio. Io, da quando ho saputo che ero negativo, ho rivisto la mia fidanzata. E ora mi chiedo: abbiamo contagiato qualcuno in questi ultimi giorni? Ora sono a casa e non so se debba fare o meno altri 21 giorni di quarantena. Mi hanno detto per sicurezza di andare a dormire altrove, ma dove vado? E il mio timore è: posso aver contagiato qualcuno? La mia fidanzata? E lei, a sua volta andando al lavoro, può aver diffuso il virus?». «Se il malato puntualizza l'Usl 2 - ha osservato l'isolamento prescritto, il contatto, anche familiare che rimane asintomatico, non necessita di tampone».
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Il Gazzettino