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SANTA LUCIA DI PIAVE - Dopo l’iniziativa del gazebo fuori dal municipio come suo ufficio per contrarietà all’obbligo di Green pass, il sindaco Riccardo Szumski ha portato in consiglio comunale un ordine del giorno contro la certificazione verde. Un documento per il quale il consiglio comunale è stato chiamato ad esprimersi ufficialmente sulla questione, a prendere una chiara posizione politica non potendo fare nulla di più. «È una presa di posizione politica contro una limitazione dei diritti dei cittadini – ha detto Szumski – L’obbligo del Green pass è un ricatto». Dopo una discussione nella quale sono intervenuti soltanto i tre consiglieri di minoranza ci sono stati soltanto due voti contrari, di due dei tre consiglieri comunali di opposizione. La proposta messa all’ordine del giorno dal sindaco è stata scritta dal costituzionalista Daniele Trabucco.
IL TESTO
«Il consiglio comunale di Santa Lucia di Piave – si legge nella documento - ritiene che l’obbligo del Green pass adottato dal Governo, dopo tutta una serie di Dpcm e decretazioni di urgenza che sviliscono la Costituzione ed i suoi imprescindibili vincoli di difesa dei diritti naturali dei cittadini, si configuri come un ricatto nei confronti delle persone financo nello svolgere attività indispensabili all’esistenza, quali quella lavorativa, con motivazioni sanitarie emergenziali, di ormai dubbia consistenza, per questo esprime la sua contrarietà allo strumento del Green Pass così come adottato».
LA LOTTA
Il punto fermo sul quale il sindaco/medico porta avanti la sua battaglia non sono i vaccini, ma la contrarietà al Green pass. «Il Green pass è una violazione di norme costituzionali e dei diritti naturali delle persone – ha concluso Szumski - che io posso chiamare solo misure di stampo coercitivo della libertà». Ovviamente l’approvazione non è passata inosservata. «Nel documento viene sottolineata l’utilità del vaccino contro il coronavirus. E questo è fondamentale. Se poi un Comune approva un testo contro una legge, la questione riguarda la Prefettura, non l’Usl». Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria, commenta così il via libera al testo contro il Green Pass. «La posizione di Szumski è ancora al vaglio della commissione istituita dall’Usl per verificare il rispetto dell’obbligo vaccinale da parte del personale sanitario. Se non emergerà un motivo fondato per evitare l’iniezione anti-Covid, verrà sospeso, con relativo taglio dello stipendio».
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Il Gazzettino