MESTRE Nella lenta ripartenza post-Covid non si ferma la rivoluzione dei supermercati della città. Tra chi apre e chi chiude, chi assume e chi licenzia, si nota la tendenza...
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Anche Alì, in attesa che si sblocchi la situazione per il suo grande intervento all’ex Umberto I, continua a investire in città: se lo scorso ottobre ha aperto in via Francesco Sforza, ora punta a migliorare i suoi collegamenti con la viabilità. L’azienda padovana vuole finanziare un by-pass di circa 200 metri per collegare la strada alla penultima rotonda di via Tina Anselmi (ex Vallenari bis) e la richiesta è arrivata in consiglio comunale. Ultima, in ordine cronologico, la novità del Carrefour che ha deciso di cedere i suoi spazi nel centro commerciale di Marcon nei quali tra un mese subentrerà la veronese Rossetto Trade. «Il fatto che chi apre debba assumere, creando occupazione, sarebbe una buona cosa - aggiunge Boato - Ma dovremo fare i conti con le realtà che dovranno subire la nuova concorrenza aggressiva di realtà come Lando e, sembra, anche Rossetto. Iperlando, per esempio, si presenterà con dimensioni ampie e molto aggressivo, per ritagliarsi spazio in una zona commerciale già satura, in cui si trovano già Conad, Coop, Interspar e Aldi. Ma in generale i grandi ipermercati non tirano più e le nuove tendenze prevedono formati intermedi, tra i 3 e i 5 mila metri quadrati».
A preoccupare è soprattutto il caso Conad, con gli annunciati esuberi: «È tutto fermo a causa del blocco Covid e non si procede sull’accordo, quindi dei licenziamenti se ne parlerà a fine agosto - conclude la sindacalista - La domanda che mi faccio è cosa succederà quando aprirà Lando e l’impatto che avrà». Sui contratti di lavoro nulla cambia: «Tutto purtroppo è cambiato già tempo fa, con il Jobs act. Il contratto nazionale viene applicato ma prosegue il trend del part time, a grande maggioranza femminile, ritenuto più flessibile e aperto a straordinari per aumentare il salario. Una formula collaudata da anni. Su Rossetto invece, che potrebbe rilanciare quella zona e quel supermercato, resta l’incognita: è il primo su Venezia ma sappiamo che la politica è quella di Lando, con prezzi molto bassi e promozioni aggressive».
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Il Gazzettino