Grande distribuzione: massimi ribassi, così i supermercati vanno alla guerra

Giovedì 25 Giugno 2020 di Melody Fusaro
VENEZIA La guerra dei supermercati veneziani
MESTRE Nella lenta ripartenza post-Covid non si ferma la rivoluzione dei supermercati della città. Tra chi apre e chi chiude, chi assume e chi licenzia, si nota la tendenza a riavvicinarsi al centro e a ridurre le dimensioni degli spazi vendita, mentre resta invariato il rapporto con i lavoratori, in cui ormai da anni a prevalere sono i contratti part-time a prevalenza femminile. «La fetta di clientela a cui puoi fare un’offerta non si è ampliata e di conseguenza non ci sono margini di miglioramento - commenta Caterina Boato, segretario Filcams Cgil di Venezia - Quello a cui assistiamo è quindi una sorta di cannibalismo: ad avere successo sarà chi farà l’offerta più conveniente. E infatti notiamo l’arrivo di competitor molto aggressivi».Le operazioni in campo sono molte. L’Auchan nel centro commerciale le Porte di Mestre è nel pacchetto dei punti vendita che sono passati a Margherita Distribuzione con il marchio Conad. Un passaggio che ha portato con sé la riduzione degli spazi a un solo piano e un centinaio di esuberi tra i 235 dipendenti. A poche centinaia di metri ha da poco iniziato a farsi spazio Iperlando, che accelera per arrivare, entro fine 2021, ad aprire il nuovo punto vendita da seimila metri quadrati all’uscita Castellana della tangenziale, in via Caravaggio. Nel frattempo il discount Aldi ha fatto il bis con la nuova apertura di supermercato in via Tina Anselmi (il nuovo tratto della Vallenari bis) in un capannone rimesso a nuovo proprio durante i mesi di lockdown. Il secondo punto vendita in città, dopo quello inaugurato il 20 febbraio in via don Peron, fra il Decathlon e il Mediaworld.
Anche Alì, in attesa che si sblocchi la situazione per il suo grande intervento all’ex Umberto I, continua a investire in città: se lo scorso ottobre ha aperto in via Francesco Sforza, ora punta a migliorare i suoi collegamenti con la viabilità. L’azienda padovana vuole finanziare un by-pass di circa 200 metri per collegare la strada alla penultima rotonda di via Tina Anselmi (ex Vallenari bis) e la richiesta è arrivata in consiglio comunale. Ultima, in ordine cronologico, la novità del Carrefour che ha deciso di cedere i suoi spazi nel centro commerciale di Marcon nei quali tra un mese subentrerà la veronese Rossetto Trade. «Il fatto che chi apre debba assumere, creando occupazione, sarebbe una buona cosa - aggiunge Boato - Ma dovremo fare i conti con le realtà che dovranno subire la nuova concorrenza aggressiva di realtà come Lando e, sembra, anche Rossetto. Iperlando, per esempio, si presenterà con dimensioni ampie e molto aggressivo, per ritagliarsi spazio in una zona commerciale già satura, in cui si trovano già Conad, Coop, Interspar e Aldi. Ma in generale i grandi ipermercati non tirano più e le nuove tendenze prevedono formati intermedi, tra i 3 e i 5 mila metri quadrati». 
A preoccupare è soprattutto il caso Conad, con gli annunciati esuberi: «È tutto fermo a causa del blocco Covid e non si procede sull’accordo, quindi dei licenziamenti se ne parlerà a fine agosto - conclude la sindacalista - La domanda che mi faccio è cosa succederà quando aprirà Lando e l’impatto che avrà». Sui contratti di lavoro nulla cambia: «Tutto purtroppo è cambiato già tempo fa, con il Jobs act. Il contratto nazionale viene applicato ma prosegue il trend del part time, a grande maggioranza femminile, ritenuto più flessibile e aperto a straordinari per aumentare il salario. Una formula collaudata da anni. Su Rossetto invece, che potrebbe rilanciare quella zona e quel supermercato, resta l’incognita: è il primo su Venezia ma sappiamo che la politica è quella di Lando, con prezzi molto bassi e promozioni aggressive».

 
Ultimo aggiornamento: 19:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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