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VENEZIA - SuperJet forza la mano: c’è l’accordo con gli Emirati Arabi per l’impianto ad Abu Dhabi da almeno 200 milioni di investimento e 450 posti. Manca però ancora il via libera del governo italiano al passaggio delle quote in mano ai russi. E il sindacato vive nell’incertezza per il destino dei 120 addetti rimasti nella fabbrica veneziana di Tessera. Venerdì prossimo incontro tra la Rsu e l’azienda degli aerei mentre gli stipendi per ora arrivano regolarmente. Ieri l’annuncio del memorandum d’intesa sottoscritto tra SuperJet International di Venezia, Mark Ab Capital Investment e Abu Dhabi Investment Office (Adio), che sancisce la collaborazione con l’industria aeronautica civile negli Emirati Arabi e la creazione di un impianto industriale ad Abu Dhabi. «Sarà realizzata una struttura all’avanguardia ad Al Ain e il trasferimento di know-how e tecnologie specifiche. Grazie al sostegno del governo degli Emirati Arabi Uniti e all’acquisizione del 49% delle azioni di SuperJet International da parte di Mark Ab Capital - ancora soggetta alle approvazioni governative italiane - Sji dovrebbe diventare il punto di riferimento direttamente da Venezia e l’elemento chiave per lo sviluppo dell’industria manifatturiera aeronautica in Italia», si legge nella nota che evidenzia la situazione di stallo in Italia. Ad Al-Ain (Abu-Dhabi), SuperJet svilupperà una nuova linea di assemblaggio per velivoli regionali da completare entro metà 2025. E creerà una nuova catena di fornitura per le aero-strutture in Italia e negli Emirati Arabi Uniti da compeltare per il 2026. La prima fase del progetto prevede un investimento di circa 200 milioni di euro con la creazione di 450 nuovi posti di lavoro negli Emirati. «Questa collaborazione è per noi di grande valore - dichiara nella nota Camillo Perfido, Ad di SuperJet - e rappresenta un ulteriore passo nella costruzione di forti relazioni tra Italia ed Emirati Arabi Uniti finalizzate alla realizzazione di programmi aeronautici. Siamo grati per il sostegno ricevuto dal governo di Abu Dhabi attraverso Adio, così come per la scelta di Mark AB di investire nel progetto».
LO STALLO
Un fulmine nella nebbia che ancora avvolge il salvataggio.
Il Gazzettino