VENEZIA «Al vergognoso attacco dell'assessore Elena Donazzan, in cui sostiene che dietro le persone trans c'è il Demonio diamo una sola risposta: la richiesta...
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Al centro della polemica c'è la nuova pubblicità di Diesel, l'azienda di Renzo Rosso che per celebrare il mese del Pride ha affidato a Francois Rousselet, con la consulenza di Diversity, la direzione del video Francesca in cui protagonista è la modella e attivista canadese Harlow Monroe, 23 anni, transgender dall'età di 16. È la storia di Francesca nata maschio e diventata donna che infine lascia i suoi jeans per la tonaca. I riferimenti religiosi - la croce cristiana, le suore - hanno fatto infuriare l'assessore di Fratelli d'Italia, Elena Donazzan: «Una pubblicità volgare, violenta, poco rispettosa della fede. Si usa la chimica per cambiare la sessualità, dietro c'è solo il demonio».
LE REAZIONI
Per Corrado Cortese, portavoce di +Europa Veneto e Giorgio Pasetto di +Europa Verona, le parole di Donazzan devono preoccupare: «Siamo di fronte alla responsabile delle politiche per le Pari opportunità della Regione, è inaccettabile che chi ha questa responsabilità si scagli con violenza contro uno spot, realizzato per il Pride 2020, che parla di transessualismo e del processo che porta un individuo a una nuova vita». Durissimo il coordinamento di Veneto che Vogliamo che sconfessa tutte le dichiarazioni di Donazzan: «Chi vuole un Veneto aperto, sereno, inclusivo non può certo continuare a sostenere chi vuole limitare i diritti delle donne e degli uomini agitando lo spauracchio delle presenze demoniache, ma non è neppure accettabile che chi lo fa continui a rappresentare le istituzioni venete».
Difficile però che il governatore Zaia estrometta dalla giunta Donazzan, anche se i rapporti con i Fdi di Giorgia Meloni si sono un po' irrigiditi a causa del contratto sull'autonomia: «Chi non è per l'autonomia non farà un metro al mio fianco», ha detto ieri Zaia. Sul video Francesca non una parola.
Al.Va. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino