Cordellon. Morto dopo aver sorpreso la moglie ​a letto con l'amante: il caso si riapre dopo 60 anni

Cordellon. Morto dopo aver sorpreso la moglie a letto con l'amante: il caso si riapre dopo 60 anni
BORGO VALBELLUNA - Aveva trovato la moglie a letto con l'amante e era morto per un colpo di fucile che era in quella camera. Il caso venne archiviato come suicidio, ma dietro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BORGO VALBELLUNA - Aveva trovato la moglie a letto con l'amante e era morto per un colpo di fucile che era in quella camera. Il caso venne archiviato come suicidio, ma dietro ci sarebbe molto di più. Un omicidio, secondo alcuni. Oggi, a distanza di quasi 60 anni da quei fatti del 1960, a Villa di Villa c'è qualcuno che ha voluto parlare. Raccontare quello che in paese si era sempre saputo, chiedendo di indagare. È un pensionato zumellese, che, alla soglia degli ottant'anni, ha voluto confessare quel segreto che da anni si portava dentro. Non gli dava pace e sapeva che se avesse aspettato, con lui se ne sarebbe andato anche il segreto. Era qualcosa di cui tutti parlavano, sottovoce, da anni, e che nessuno aveva mai osato raccontare alle autorità. 

 
LA TESTIMONIANZA
All'epoca il pensionato, aveva 25 anni. Quasi la stessa età delle persone coinvolte nel presunto caso irrisolto. «Io non ho visto niente con i miei occhi e se non si vede non si crede - afferma l'uomo -, ma ho sentito chiacchiere che farebbero pensare che non fosse stato un suicidio...». Così il pensionato si è presentato dai carabinieri e ha raccontato tutto quello che sapeva. Il caso, con due indagati, è approdato in Procura. Il procuratore Paolo Luca ha tenuto in considerazione le indagini fatte dai carabinieri, aperto un fascicolo e lo ha assegnato a un suo sostituto, ma spiega che non potrà che andare verso la chiusura. «Sono molti entrambi i presunti rei», sottolinea. Di conseguenza il procedimento si chiude.

IL GIALLO
Erano i primi giorni dell'aprile del 1960 quando quel marito classe 1921 morì per un colpo di fucile, dopo essere rientrato nella sua casa di Cordellon. Avrebbe usato lo stesso fucile che era in quella camera in cui sorprese sua moglie e l'amante, entrambi classe 1929. La verità ufficiale parlò di suicidio: l'uomo disperato avrebbe preso l'arma e si sarebbe sparato. Ma la verità del paese era diversa: sarebbe nata una colluttazione e l'amante avrebbe preso il fucile e sparato al marito. La versione data da moglie e amante all'epoca fu compatta e univoca: non ha retto e si è suicidato. Dopo le rivelazioni del pensionato di Villa di Villa nelle scorse settimane è stato aperto un fascicolo per omicidio a carico di lui. Per la donna l'ipotesi è il favoreggiamento. Ma entrambi non ci sono più e non saranno quindi necessari ulteriori approfondimenti.

IL MISTERO

«Quello che chiedevo - spiega il pensionato - era che si controllasse la salma dell'uomo che è sepolta a Cordellon. Solo così si sarebbe potuto avere la prova». Resteranno per sempre quindi i misteri sulle cause della morte del marito. Non esistono nemmeno più i documenti di allora sull'evento. Anche il prete dell'epoca, che avrebbe potuto chiarire le cose, è deceduto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino