Cordellon. Morto dopo aver sorpreso la moglie ​a letto con l'amante: il caso si riapre dopo 60 anni

Sabato 27 Luglio 2019
Cordellon. Morto dopo aver sorpreso la moglie a letto con l'amante: il caso si riapre dopo 60 anni
1
BORGO VALBELLUNA - Aveva trovato la moglie a letto con l'amante e era morto per un colpo di fucile che era in quella camera. Il caso venne archiviato come suicidio, ma dietro ci sarebbe molto di più. Un omicidio, secondo alcuni. Oggi, a distanza di quasi 60 anni da quei fatti del 1960, a Villa di Villa c'è qualcuno che ha voluto parlare. Raccontare quello che in paese si era sempre saputo, chiedendo di indagare. È un pensionato zumellese, che, alla soglia degli ottant'anni, ha voluto confessare quel segreto che da anni si portava dentro. Non gli dava pace e sapeva che se avesse aspettato, con lui se ne sarebbe andato anche il segreto. Era qualcosa di cui tutti parlavano, sottovoce, da anni, e che nessuno aveva mai osato raccontare alle autorità. 
 
LA TESTIMONIANZA
All'epoca il pensionato, aveva 25 anni. Quasi la stessa età delle persone coinvolte nel presunto caso irrisolto. «Io non ho visto niente con i miei occhi e se non si vede non si crede - afferma l'uomo -, ma ho sentito chiacchiere che farebbero pensare che non fosse stato un suicidio...». Così il pensionato si è presentato dai carabinieri e ha raccontato tutto quello che sapeva. Il caso, con due indagati, è approdato in Procura. Il procuratore Paolo Luca ha tenuto in considerazione le indagini fatte dai carabinieri, aperto un fascicolo e lo ha assegnato a un suo sostituto, ma spiega che non potrà che andare verso la chiusura. «Sono molti entrambi i presunti rei», sottolinea. Di conseguenza il procedimento si chiude.

IL GIALLO
Erano i primi giorni dell'aprile del 1960 quando quel marito classe 1921 morì per un colpo di fucile, dopo essere rientrato nella sua casa di Cordellon. Avrebbe usato lo stesso fucile che era in quella camera in cui sorprese sua moglie e l'amante, entrambi classe 1929. La verità ufficiale parlò di suicidio: l'uomo disperato avrebbe preso l'arma e si sarebbe sparato. Ma la verità del paese era diversa: sarebbe nata una colluttazione e l'amante avrebbe preso il fucile e sparato al marito. La versione data da moglie e amante all'epoca fu compatta e univoca: non ha retto e si è suicidato. Dopo le rivelazioni del pensionato di Villa di Villa nelle scorse settimane è stato aperto un fascicolo per omicidio a carico di lui. Per la donna l'ipotesi è il favoreggiamento. Ma entrambi non ci sono più e non saranno quindi necessari ulteriori approfondimenti.

IL MISTERO
«Quello che chiedevo - spiega il pensionato - era che si controllasse la salma dell'uomo che è sepolta a Cordellon. Solo così si sarebbe potuto avere la prova». Resteranno per sempre quindi i misteri sulle cause della morte del marito. Non esistono nemmeno più i documenti di allora sull'evento. Anche il prete dell'epoca, che avrebbe potuto chiarire le cose, è deceduto.
Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci