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ABANO - Il probabile suicidio di una albergatrice di 47 anni all'interno di un appartamento dell'hotel Belvedere, dove risiedeva con il marito, rimane avvolto nel mistero. La Procura, attraverso il pubblico ministero Maria D'Arpa, ha aperto un fascicolo al momento senza indagati e ha ordinato l'autopsia sul corpo della donna. L'esame autoptico verrà eseguito domani.
Il fatto
La 47enne, venerdì mattina intorno alle 8, appena il marito è uscito per recarsi in pasticceria a comprare un krapfen come da lei richiesto, avrebbe impugnato la pistola regolarmente detenuta dal compagno per spararsi nella tempia destra. Il proiettile l'ha passata da parte a parte, per poi conficcarsi nel muro. L'albergatrice, titolare insieme al fratello proprio dell'hotel Belvedere, avrebbe preso la pistola custodita in una cassaforte. Poi, vestita di tutto punto, si sarebbe seduta ai bordi del letto e avrebbe fatto fuoco. Quando i carabinieri sono entrati nella camera hanno trovato il corpo della donna riverso a terra e la pistola sopra il letto.
Le indagini
I familiari dell'albergatrice non si danno pace per quanto accaduto. La conoscevano come una persona solare e piena di vita. Nessuno di loro, nell'ultimo periodo, l'aveva vista taciturna o pensierosa. Alcune persone sentite dagli inquirenti hanno giurato di avere udito delle urla, provenire proprio dall'appartamento all'interno dell'albergo Belvedere, prima di sentire il rumore dello sparo. Altre invece hanno sostenuto di non avere sentito nulla. Secondo quanto ricostruito dagli uomini dell'Arma, la 47enne non aveva alcun tipo di problema economico.
Il Gazzettino