«Spritz al bar prima di andare a scuola»: scoppia la polemica

«Spritz al bar prima di andare a scuola»: scoppia la polemica
MOGLIANO - «Ho visto ragazzi di 15 o 16 anni che bevevano spritz e prosecco alle 9 e 30 di mattina, prima di entrare a scuola. Questa cosa mi ha rattristato». La...

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MOGLIANO - «Ho visto ragazzi di 15 o 16 anni che bevevano spritz e prosecco alle 9 e 30 di mattina, prima di entrare a scuola. Questa cosa mi ha rattristato». La segnalazione tramite posta elettronica è stata inoltrata al comando della polizia locale nella mattinata di ieri da un genitore che, dopo aver accompagnato il figlio alle medie Montalcini, si è fermato a bere un caffè, in un bar vicino al liceo. L’uomo ha poi segnalato l’episodio anche sulla pagina Facebook “Sei di Mogliano se...”.

IL DIBATTITO 
Il post è diventato subito virale: tra le tesi a sostegno del fascino esercitato da ciò che viene proibito e quelli che propendono per l’incoscienza adolescenziale,  non sono mancate le battute di spirito per sdrammatizzare il tema («Alle 9.30 il prosecco gonfia troppo – scrive Matteo – meglio un amaro»), insieme ad alcuni ricordi degli utenti, cresciuti senza Facebook e quindi “all’oscuro”. Qualcuno sottolinea che, dietro ogni famiglia, ci sono quasi sempre dei genitori e delle possibili carenze educative. Ma dal punto di vista giuridico la severità della norma non scherza: appesantita dal recente Decreto Sicurezza, la legge prevede che chi dovesse somministrare alcol a minori di 18 anni è sanzionabile da 250 a 1000 euro. Nel caso di recidiva, i numeri raddoppiano: da 500 a 2000 euro, con una sospensione di tre mesi dell’attività. Se il minore ha meno di 16 anni, o se si tratta di persona con evidenti handicap mentali, scatta la denuncia penale con possibile arresto fino a un anno e, in caso di recidiva, con sanzione da 1000 a 25 mila euro. 
I PRECEDENTI

Lo scorso anno, due locali del centro moglianese sono stati sanzionati con 250 euro per aver venduto bevande alcoliche ad un minore di 18 anni e ad una persona già palesemente ubriaca; mentre nel 2016 è scattata anche una denuncia, perché chi stava consumando alcolici aveva meno di 16 anni. «Continueremo a tenere sotto controllo la situazione - afferma il sindaco Carola Arena - ma è importante che i gestori di pubblici esercizi siano parte attiva nella identificazione dell’età esatta degli avventori, per evitare la somministrazione di bevande alcoliche ai minori e pesanti conseguenze per la loro attività». Chiamate subito e segnalate, senza alcun timore: è questo l’appello di Stefano Forte, comandante della polizia locale moglianese. «Sicuramente faremo in modo di chiarire quanto accaduto, anche se in questi casi è determinante poter identificare l’avventore e la sua età nel momento in cui il fatto matura – commenta Forte - Per questo chiediamo ai cittadini di non farsi scrupoli e di chiamare la Polizia locale per favorire un intervento tempestivo, compatibilmente con orari e altri eventuali impieghi. La nostra attenzione su questo fronte è massima e già in passato alcuni casi si sono risolti con sanzioni amministrative e con una denuncia».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino