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ROVIGO - Le telecamere all'uscita della scuola ad intercettare i ragazzi che sciamano chiassosi dopo la fine della giornata di lezioni. Qualcuno, nel vederle, si rabbuia. «Quello che scoccia nota con rammarico Filippo, di quinta è che per questo grave fatto ora tutti gli studenti dell'Itis rischiano di essere bollati come vandali, solo per l'idiozia di due o tre ragazzini di prima. Ho già visto anche sui social qualche studente di altre scuole che parla in generale del nostro istituto come se tutti e 800 fossimo accomunabili a quei tre lì». Anche Linda non sembra decisa a fare sconti: «Questo fatto ha infangato il nome del nostro istituto». Marco, invece, taglia corto: «Cosa ne penso? Che sono quattro bocia mona, perché di stupidaggini ne fanno tante tutti, ma questa è davvero grossa» (IL VIDEO). Un'altra Linda, insieme a Swami, entrambe di prima, ma in due classi diverse rispetto a quella protagonista del gesto eclatante, parlano di «un doppio gesto sbagliato, sia l'aggressione che aver registrato tutto».
INSEGNANTE IN LACRIME
Swan, poi, racconta che «quel giorno ho visto la professoressa che piangeva, non credo per il dolore, penso più per l'amarezza e la rabbia.
COLLEGHI AMAREGGIATI
Per Gino Alessio, che al Viola insegna Disegno e progettazione, anche lui in altre classi, c'è da considerare anche una sorta di effetto pandemia: «Ci stiamo trovando davanti studenti nuovi che arrivano dalle medie e che risentono dei lunghi periodi senza scuola in presenza, in un momento formativo importante proprio per imparare a maturare il senso del rispetto. Una lacuna che porta ad una mancanza del senso del limite e che fa sì che dalle ragazzate si passi a situazioni più pesanti. Da educatore, spaventa il fatto che il senso del divertimento prevalga su tutto. Il lavoro che stiamo cercando di fare è di farli rendere conto di come si vive in un ambiente collettivo ed accrescere il loro senso civico. È su questo che bisogna lavorare».
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Il Gazzettino