OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - Sono 18mila gli studenti trevigiani tra i 12 e i 19 anni che rischiano di rimanere a piedi, senza poter andare a scuola. Il 26,2% dei ragazzi in questa fascia d’età non si è ancora vaccinato contro il Covid. E dal 6 dicembre potranno salire a bordo di autobus e corriere solo se prima si saranno sottoposti a un tampone, con esito negativo. Tra una settimana, infatti, scatterà la stretta annunciata dal governo: anche per prendere i mezzi pubblici bisognerà essere in possesso almeno del Green pass base. Per chi non è vaccinato o non è guarito entro 6 mesi, non resteranno che i test periodici per ottenere la certificazione verde temporanea.
L’alternativa, oltre a vaccinarsi, è che le famiglie si organizzino in modo diverso: portando i figli a scuola oppure facendoli andare autonomamente a piedi, in bicicletta e così via. Negli ultimi giorni la Mom è stata subissata di telefonate e messaggi da parte di genitori: «Ma se mio figlio non avrà il Green pass, verrà lasciato a piedi alla fermata?», è la domanda ricorrente. Ad oggi non c’è una risposta netta: non ci sono ancora i dettagli operativi del nuovo decreto. Domani il prefetto Maria Rosaria Laganà dovrebbe fare il punto in una videoconferenza generale con il ministro dell’Interno, Luciana Larmogese. «Stanno girando delle bozze: alcune contengono delle cose, alcune altre. Per ora stiamo facendo dei ragionamenti: ci riuniremo non appena il decreto verrà pubblicato – spiega il prefetto – in gioco qui c’è anche la normale attività scolastica. Si tratta di una partita molto delicata». Martedì, poi, gli istituti si confronteranno con l’ufficio scolastico di Treviso.
I PROBLEMI
Questo incontro era già stato fissato.
LE ENTRATE
Mom lavora soprattutto con gli studenti: solo gli abbonati sono circa 30mila all’anno. La società non può pensare di organizzare i controlli in modo autonomo pure perché il personale scarseggia. Una trentina di autisti no pass sono sempre a casa, senza stipendio. E nell’ultimo periodo si è registrato anche un picco di malattie, fino ad arrivare a quota 35, che ha costretto Mom a tornare a tagliare alcune corse. Ieri sono state 33 quelle non garantite. «Abbiamo messo a guidare tutti: gli autisti che fanno straordinari, gli impiegati con l’abilitazione e anche i meccanici – conclude Colladon – e c’è un altro problema: se i meccanici devono guidare, si fatica a portare avanti la manutenzione di autobus e corriere. In queste condizioni possiamo reggere solo per pochi mesi». E una parte è già passata. Non è finita. Dal 15 dicembre entrerà in vigore l’obbligo vaccinale per tutti gli insegnanti, così come per gli Ata. È vero che il 90% del personale delle scuole trevigiane si è vaccinato. Ma bisogna capire cosa farà il resto, che adesso lavora con i test periodici e i pass temporanei. «Ci possono essere in media un paio di casi per istituto – tirano le fila i presidi della Marca – ma se questi insegnanti decideranno di non vaccinarsi, restando a casa, sostituirli non sarà affatto semplice: la coperta è già corta».
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino