Raffica di stragi di galline: pollai assediati dalle volpi

Un gruppo di volpi a caccia di prede in aperta campagna
Strage di galline, oche e germani reali. È accaduto in via Borgo Facca, la strada che porta alla frazione di Fagnigola di Azzano dove una decina di animali sono finiti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Strage di galline, oche e germani reali. È accaduto in via Borgo Facca, la strada che porta alla frazione di Fagnigola di Azzano dove una decina di animali sono finiti nelle fauci delle volpi. Almeno due, secondo quanto ricostruito, che nella notte si sono intrufolate nel pollaio di un contadino. Poi la grande abbuffata. L’episodio non un caso è isolato. Alle spalle dell’abitazione i campi si estendono a perdita d’occhio: si tratta di una zona dove si trovano delle cascine intorno alle quali, anche se in forma ridotta, si coltiva la terra e si allevano polli e galline. La maggior parte lo fa per avere le uova fresche e carne genuina da mettere in tavola. Alle volpi, però, questo interessa poco. L’importante, per loro, è continuare a trovare cibo. Nonostante agricoltori e privati si difendano con reti, che circondano i pollai, molto più profonde e resistenti, le stragi continuano. «Non so se è stato lo stesso o più esemplari a uccidere galline e altri animali, in quanto l’incursione sembra sia avvenuta in due notti diverse - spiega il Mario Bianco, presidente sia della Riserva Cacciatori di Azzano Decimo che del Distretto venatorio 11 (comprende 14 Comuni, il quinto più grande della regione) -. Conferma però la presenza di numerose volpi nell’Azzanese. In questi anni gli avvistamenti si sono moltiplicati. Mentre recentemente 5volpi sono state travolte e uccise dalle auto in via Primo Maggio e via Fiumicino (dall'Eurospar fino all’azienda Gfp)».


SOTTO SCACCO
A subire un danno ancora maggiore una famiglia che abita in zona Bosco della Mantova (sempre a Fagnigola), che per scelta allevano animali in libertà. Sono finiti più volte sotto attacco delle volpi che, negli ultimi giorni, hanno fatto strage non solo di galline e di galli, ma anche di germani reali e altri animali da cortile. «Ma le volpi oltre a fare razzie di animali da cortile - precisa Del Bianco - uccidono e mangiano anche i gatti. Nelle loro tane abbiamo trovato i resti delle galline ma anche di gatti, corvi, conigli e colombi.Famiglie numerose di volpi vivono nei tombini. In via Comugne di Sopra ad Azzano, ne sono stati segnalati diversi esemplari. Nel periodo di caccia ci è concesso abbattere non oltre una decina di animali all’anno, gli ultimi sono stati uccisi lungo l’argine del fiume Meduna a Corva. Gli animali poi si portano per le analisi all’Istituto Zooprofilattico di Pordenone. Per quanto ne sappiano noi, in questi ultimi periodi, non sono stati segnalati casi di rabbia - dice ancora Del Bianco -. Si sa anche che abbattere le volpi è difficile, questo animale è scaltro e ha un’incredibile capacità di sfuggire ai cacciatori».

L’EMERGENZA

A fine gennaio si chiude l’attività venatoria per riprendere la terza domenica di settembre, con il risultato che il numero delle volpi in circolazione aumenterà. «La volpe, per antonomasia è l’animale più scaltro di tutti - conclude Del Bianco -. E forse per questo non ci s’immagina d’intravedere, tra un marciapiede e il ciglio della strada il guizzo della sua coda fulva, che poi s’infila nella prima macchia verde. Ma che ci fanno le volpi a passeggio in città, lontano dal silenzio dei boschi? Semplice, si “riappropriano” del territorio alla ricerca di prede. Il progressivo avanzamento della cementificazione (e pure della coltura massiccia) ha sottratto campo a questi preziosi mammiferi onnivori, costretti ad abbattere le remore, proprio come i cinghiali, per trovare il cibo per sé e i cuccioli. E così, se per caso incrociano in un pollaio, è subito razzia, sotterrando le prede che non riescono a mangiare per i periodi di magra».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino