Strage di galline, oche e germani reali. È accaduto in via Borgo Facca, la strada che porta alla frazione di Fagnigola di Azzano dove una decina di animali sono finiti...
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A subire un danno ancora maggiore una famiglia che abita in zona Bosco della Mantova (sempre a Fagnigola), che per scelta allevano animali in libertà. Sono finiti più volte sotto attacco delle volpi che, negli ultimi giorni, hanno fatto strage non solo di galline e di galli, ma anche di germani reali e altri animali da cortile. «Ma le volpi oltre a fare razzie di animali da cortile - precisa Del Bianco - uccidono e mangiano anche i gatti. Nelle loro tane abbiamo trovato i resti delle galline ma anche di gatti, corvi, conigli e colombi.Famiglie numerose di volpi vivono nei tombini. In via Comugne di Sopra ad Azzano, ne sono stati segnalati diversi esemplari. Nel periodo di caccia ci è concesso abbattere non oltre una decina di animali all’anno, gli ultimi sono stati uccisi lungo l’argine del fiume Meduna a Corva. Gli animali poi si portano per le analisi all’Istituto Zooprofilattico di Pordenone. Per quanto ne sappiano noi, in questi ultimi periodi, non sono stati segnalati casi di rabbia - dice ancora Del Bianco -. Si sa anche che abbattere le volpi è difficile, questo animale è scaltro e ha un’incredibile capacità di sfuggire ai cacciatori».
L’EMERGENZA
A fine gennaio si chiude l’attività venatoria per riprendere la terza domenica di settembre, con il risultato che il numero delle volpi in circolazione aumenterà. «La volpe, per antonomasia è l’animale più scaltro di tutti - conclude Del Bianco -. E forse per questo non ci s’immagina d’intravedere, tra un marciapiede e il ciglio della strada il guizzo della sua coda fulva, che poi s’infila nella prima macchia verde. Ma che ci fanno le volpi a passeggio in città, lontano dal silenzio dei boschi? Semplice, si “riappropriano” del territorio alla ricerca di prede. Il progressivo avanzamento della cementificazione (e pure della coltura massiccia) ha sottratto campo a questi preziosi mammiferi onnivori, costretti ad abbattere le remore, proprio come i cinghiali, per trovare il cibo per sé e i cuccioli. E così, se per caso incrociano in un pollaio, è subito razzia, sotterrando le prede che non riescono a mangiare per i periodi di magra».
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Il Gazzettino