BELLUNO - Processione, l'altro ieri pomeriggio, nella piazzetta dell'emigrante, a Santo Stefano. Nulla, però, a che vedere con la vicina chiesa. Perché la...
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Una decina le persone che si sono messe in coda, con l'obiettivo della riduzione: entro i primi cinque giorni dall'arrivo della notifica, la sanzione equivale, nella stragrande maggioranza dei casi, a 133 euro, che salgono a 184 qualora il portafoglio venga aperto successivamente. La cifra, centesimo più centesimo meno, corrisponde al superamento dei 10 chilometri orari sul massimo della velocità consentito. Entro questa fascia la multa scende notevolmente: 41 euro se pagata subito. Complessivamente finora quest'anno nel territorio comunale di Santo Stefano sono state staccate alcune centinaia di contravvenzioni, con un trend che potrebbe presto portare al mezzo migliaio. Inoltre, presentarsi di persona permette di tagliare sui tempi di esibizione della fotocopia della patente dell'autista. Due sono i box con gli autovelox fissi, all'uscita dal capoluogo verso Sappada e a Campolongo, ai quali spesso si aggiungono le postazioni mobili, in particolare all'entrata a Santo Stefano, per chi proviene dalla galleria Comelico. Qui non più tardi di mercoledì è stato avvistato, per l'ennesima volta, l'apparecchio elettronico. Diverse le posizioni che si rincorrono sulle multe, tra chi le difende e chi pensa ad azioni clamorose. Tra le iniziative che potrebbero essere prese in considerazione vi è la raccolta di firme da inviare alla Prefettura di Belluno e agli enti titolari delle due arterie poste sotto stretta sorveglianza, l'Anas per la 52 Carnica e Veneto Strade per la 355 Val Degano.
Con la petizione si vorrebbe chiedere l'innalzamento dei limiti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino