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SACILE - Alla fine sembra aver prevalso la necessità di sicurezza, anche se la versione ufficiale indica mutate condizioni, ovvero tariffe energetiche meno care, che hanno portato l’amministrazione comunale sacilese a decidere di riaccendere l’illuminazione pubblica con i vecchi orari. Studenti e lavoratori che escono presto al mattino, diciamo già alle sei, trovano la città un po’ meno buia e il loro incedere un po’ più sicuro.
LA SVOLTA
«La riaccensione era in previsione appena gli indicatori tariffari lo avrebbero consentito. Pertanto le centraline in questi giorni vengono riprogrammate con l’orario ordinario», commenta il sindaco Carlo Spagnol.
POLEMICHE
Le proteste sulla mancata illuminazione pubblica si erano fatte più insistenti al rientro a scuola dei ragazzi dopo le festività natalizie. Giornate ancora troppo corte e mattinate buie avevano impensierito seriamente molti genitori con figli che vanno quotidianamente a prendere il treno o la corriera per raggiungere la loro scuola superiore. La questione era entrata anche tra gli argomenti della campagna elettorale, in particolare per la decisione del movimento Cittadinanza Attiva che aveva inviato una nota al prefetto di Pordenone e per le osservazioni mosse da due liste civiche: Sacile Partecipata e Sostenibile in particolare per la zona di San Giovanni del Tempio e il Laboratorio 33077 per San Odorico e coloro che si recano alla stazione dei treni. Proprio quest’ultima ieri mattina sulla sua pagina Facebook ha mostrato un video girato alle sei del mattino in una via cartiera vecchia illuminata dalle luci dei lampioni e con la scritta «I miracoli accadono». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino