ROVIGO - Sembra non avere più pace la situazione stradale di Rovigo e delle zone limitrofe, con particolare riguardo alle frazioni, lasciate ancora una volta in un...
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PROBLEMA DI FONDI
Ora il problema torna ad essere meramente economico e legato al bilancio comunale, già alle prese con tutti i conti aperti, è proprio il caso di dirlo, relativi alla questione piscine e al lodo Baldetti, ma anche alla irrisolta questione del recupero del Maddalena.
Granzette e Concadirame stanno vivendo ore di angoscia con la sensazione che il danno verificatosi nella strada, che ha messo a rischio la stessa sicurezza di chi vi transita, non sarà ripristinato a breve termine. «La presunta rottura che ha causato il cedimento strutturale dell'asfalto, che è crollato nei giorni scorsi all'improvviso aprendo una voragine di mezzo metro per decine di centimetri di profondità proprio in mezzo alla carreggiata, non è ancora stata individuata - commenta una residente di Cantonazzo - Dal Comune si augurano che il danno non sia troppo grave, ma dagli uffici trapelerebbe che i soldi per un intervento serio e davvero risolutivo non ci sono. Se l'opera necessaria finisse per costare troppo, allora rischierebbe di slittare tutto al momento in cui il bilancio potrebbe consentirlo».
MESI D'ATTESA
Il rischio è che posano passare mesi, arrivando addirittura all'anno prossimo. Fino ad allora via Munerati resterà tagliata in due. Più di una settimana è passata dall'interruzione della normale viabilità e quindi sono già di più i giorni di sistemazione necessaria inizialmente previsti dall'Amministrazione comunale. Impossibile passare da via Adige, sulla rotatoria che fa da porta d'ingresso al centro di Granzette, e fino a piazza Don Arrigo Ragazzi, nel cuore della frazione di Cantonazzo. La circolazione è consentita ai soli residenti e soltanto a senso unico verso Concadirame, anche se gli abitanti stessi lamentano che non mancano i furbetti che la percorrono in senso opposto. Il tutto con grande disagio di chi deve percorrere a questo punto la strada Regionale 88, in fondo a via Casalveghe, allungando il proprio percorso di diversi chilometri.
L'ALTERNATIVA
«Un bypass a dire il vero ci sarebbe - fanno sapere i residenti - Ed è quello rappresentato da via Roverella Busa, la strada che da poche centinaia di metri dopo piazza Don Ragazzi raggiunge la stessa via Amendola: si tratta però di una strada di campagna, stretta e piena di buche, ma basterebbe un po' di stabilizzato per sistemarla e renderla percorribile anche alle auto senza rischi». Il problema, tuttavia, resta lo stesso: la mancanza di fondi. E così le frazioni a ovest della città rischiano l'isolamento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino