BELLUNO - Era il giudice della tragedia del Vajont: all’ospedale di Belluno è morto oggi Mario Fabbri, che mezzo secolo fa si occupò per primo del...
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Ha lavorato prima nelle procure di Macerata e Rovigo, quindi a Belluno. Fabbri si trovò ad affrontare grandi difficoltà nel corso delle sue indagini, tra perizie che fu costretto ad affidare a esperti internazionali non trovando in Italia chi poteva o voleva togliere il velo.
La sentenza di rinvio a giudizio firmata da Mario Fabbri - che aveva 83 anni - riguardò 11 dirigenti della Sade, progettisti e tecnici: fu depositata il 21 febbraio 1968. Il processo si svolse a L’Aquila. La sentenza definitiva della Cassazione è del 25 marzo 1971.
Addio al giudice Mario Fabbri: da solo chiese giustizia per i morti del Vajont
«Con Mario Fabbri se ne va una persona molto illustre della nostra comunità, un uomo che ricorderemo per il suo lavoro a difesa della nostra terra» ha commentato Jacopo Massaro, sindaco di Belluno. «Conoscevo da tempo - aggiunge - le sue precarie condizioni di salute, ma la scomparsa di persone del genere segna sempre». «Il suo lavoro sul caso del Vajont - ha aggiunto Massaro - ha ricostruito lo stretto nesso di responsabilità tra la tragedia e la mano dell'uomo, una lezione che ancora oggi dobbiamo ricordare». «Ci lascia oggi una persona importante per la nostra città e una figura chiave per la nostra storia.
Il Gazzettino