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SAN DONÀ (VENEZIA) - L’ex comandante dei vigili Marino Finotto fa causa al Comune. E firma un ricorso alla Corte d’Appello di Venezia, dopo che in primo grado il giudice del lavoro ha dato ragione al Comune. Non c’è pace per la Polizia locale di San Donà. Dopo le cause, sempre in tema di lavoro, presentate in passato dall’ex vicecomandante Marco Pasetto e dall’ex comandante Danila Sellan, ora anche Finotto porta l’ente nelle aule di giustizia. Per lui, 31 anni di servizio a San Donà, prima come vigile urbano, poi sottufficiale, vicecomandante e poi comandante, incarico che ha svolto dal 1° febbraio del 2017 al 1° ottobre del 2019.
IL CONTENZIOSO
Finotto, rappresentato dallo studio legale Pavanetto, ha presentato una richiesta di risarcimento di 30mila euro, più il costo delle spese legali, per un totale di circa 40mila euro.
IL RICORRENTE
«Non ho nulla contro l’Amministrazione Cereser né contro quella Teso – spiega Finotto –, ma c’è qualche dubbio sui criteri applicati dal Comune nella “normalizzazione”. Certo si tratta di una materia molto complessa, ma negli ultimi sei anni di carriera ho sempre avuto 10. Nonostante questo sono stato scavalcato da 15 dipendenti comunali di altri settori che avevano voti più bassi». Che significa 100 euro in meno al mese come pensione. «La formula favorisce alcuni settori a discapito di altri – continua Finotto - Ho chiesto di vedere i calcoli del Comune, ma non mi sono stati forniti. Sono l’unico dipendente che, pur con il punteggio massimo, non ha ottenuto la progressione. Un’ingiustizia palese».
«Una situazione paradossale - spiega l’avvocato Luca Pavanetto –, che non premia il merito. Chiediamo che venga riconosciuto il merito di chi ha lavorato con la massima professionalità. Per questo abbiamo deciso di ricorrere in appello». L’udienza è fissata per il il 23 gennaio 2025. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino