Stefania Sandrelli si racconta: ​«Venezia? Qui ho concepito Amanda»

Stefania Sandrelli e Venezia, un legame fortissimo. Perché è qui, complice un tempo inclemente che l'ha costretta a restare al calduccio in albergo, che con Gino...

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Stefania Sandrelli e Venezia, un legame fortissimo. Perché è qui, complice un tempo inclemente che l'ha costretta a restare al calduccio in albergo, che con Gino Paoli ha concepito la figlia Amanda. A rivelarlo è stata la stessa attrice ieri mattina all'Excelsior dove ha ricevuto il Premio Bianchi conferitole dal Sngci, il sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani. «Cosa provo ad essere qui? È bellissimo, è come una enorme spremutona di cinema», ha detto Sandrelli, tutta di bianco vestita «Volete sapere qual è il mio rapporto con Venezia? Basti pensare che mia figlia Amanda è stata concepita a Venezia: era gennaio, era la prima volta che venivamo qui in laguna e c'era un grande freddo. Così ci siamo chiusi dentro in albergo per una settimana e cosa poteva succedere? È stata concepita Amanda». Innamorata della città: «Venezia rappresenta il mondo. È così precaria, così aerea, così bella, sembra vista da un paio di occhiali, quasi non vera. Eppure non è mai un teatro in posa. Auguro a Venezia di sopravvivere alla terra, e ci siamo capiti». L'attrice ha anche raccontato che da giovane voleva scrivere un film e lo voleva ambientare in laguna.


PASSIONE


«A Viareggio, dove sono nata, c'erano più cinema che chiese - ha ricordato -. Sono cresciuta con un fratellone cinefilo che mi ha fatto arrivare al primo provino per Pietro Germi con una cultura invidiabile, fatta di film di tutti i generi, da Dracula a Cassavetes. Il cinema è bello perché è generoso, c'è posto per tutti. Però è necessario rendersi responsabili, e io credo di esserlo perché ci metto molta passione. Gli dedico tanto tempo, tanto amore e tanta vita». Alla cerimonia, con la presidente della Fondazione Cinema per Roma e dei giornalisti cinematografici italiani Laura Delli Colli, era presente il direttore della Mostra del cinema. Ed è stato proprio Alberto Barbera a svelare un «ricordo personale»: «Stefania devo dirti che tu hai alimentato i miei sogni da adolescente. Abitavo in un paesino e sul muro davanti al quale transitavo per andare e tornare da scuola c'era il tuo manifesto di Io la conoscevo bene, in cui c'eri solo tu, distesa. Puoi immaginare che cosa suscitavi in un adolescente». Stefania Sandrelli si è messa a ridere: «Certo, ma sei stato casto! Sai quante ne ho sentite su di me?!».

 

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Il Gazzettino