Minaccia l'ex e le incendia l'auto a Treviso. Torna e beffa i "colleghi": «Mi sono tagliato i capelli così la polizia non mi riconosce»

TREVISO - «Sto tornando. Mi sono tagliato i capelli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO - «Sto tornando. Mi sono tagliato i capelli così la polizia non mi riconosce». Sono gli ultimi inquietanti messaggi ricevuti da Anna (nome di fantasia), la barista romena perseguitata dal suo ex che da due settimane chiede l'arresto di quell'uomo pericoloso. Ionut Daniel Neculae, 36 anni, ex poliziotto rumeno. L'uomo, condannato in patria e arrestato l'anno scorso a Treviso per essere piombato in casa della ex minacciandola con un coltello. Nel frattempo la donna lo ha denunciato due volte per stalking. «Se non lo mettono in galera ammazza me e la mia bambina, come ha minacciato di fare. Mi ha già bruciato la macchina e lasciato un avvertimento sotto casa: un sacco con la custodia di un coltello in mezzo ai vestiti della piccola. Cos'altro deve succedere?» si chiede Anna, terrorizzata.

L'escalation di violenza, dall'auto in fiamme alle minacce

La notte del 15 febbraio, la sua Citroen C3 era stata incendiata vicino allo stadio Tenni, sul retro della palazzina dove la donna abita insieme alla figlioletta di 6 anni. L'intero condominio era stato evacuato in piena notte. Anna non aveva avuto dubbi: «È stato lui, il giorno prima mi aveva scritto "O torniamo insieme oppure moriamo insieme. Scegli come vuoi morire...o ti butto l'acido addosso così non ti guarda più nessuno oppure ti dò fuoco alla macchina"». Dopo il rogo altre intimidazioni: un sacco con i vestiti della bambina e in mezzo, la fodera di un pugnale. La polizia era intervenuta ma lui si era già dileguato. Un'escalation di minacce che ha tolto il sonno alla barista. Il suo legale Aldo Pardo ha chiesto alla Procura di Treviso l'arresto del 36enne e l'applicazione di una misura cautelare, accusando l'autorità giudiziaria di non star facendo abbastanza per tutelare la vittima. La replica del procuratore Marco Martani non si era fatta attendere, lasciando intendere che i provvedimenti sono in arrivo. «Stiamo seguendo il caso con la massima attenzione» aveva assicurato il capo della Procura. Ma l'ex poliziotto non sembra per nulla preoccupato delle possibili conseguenze, anzi. Continua a tormentare la sua ex con messaggi e minacce, nella speranza di convincerla a tornare insieme a lui. Non solo: il 36enne si fa beffe delle forze dell'ordine, convinto di riuscire a farla franca. Intanto gli investigatori della questura stanno cercando di rintracciarlo, visto che oltre a essere indagato per stalking, è anche il sospettato numero uno del rogo doloso del 15 febbraio. Nei giorni successivi, in un casolare abbandonato poco distante dal luogo dell'incendio sono stati trovati una tanica di benzina e un coltello. Fossero suoi, sarebbero una prova schiacciante.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino