CORREZZOLA - Madre e figlia sono state condannate a sei mesi di carcere con la sospensione della pena, dal giudice del Tribunale monocratico per avere perseguitato una famiglia di...
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Nel fascicolo giudiziario c'erano molte querele dalla fine del 2013 al luglio 2014. Nel capo d'imputazione Maria Grazia Doardo è stata accusata di atti persecutori nei confronti dell'intera famiglia. Ma soprattutto della vicina. Ogni volta che la incontrava sulle scale o per strada le urlava di tutto. Le diceva che era sporca, e giù offese, e che sua figlia era come lei. E quando non incontrava la vicina, la cinquantasettenne batteva violentemente il soffitto con un manico di scopa per disturbare la quiete dei vicini che vivevano sopra il suo appartamento. Ma non solo: si fermava con l'auto anche davanti al negozio dei suoi nemici. Suonava il clacson e urlava contro di loro frasi ingiuriose. E quando andavano a denunciarla dai carabinieri li inseguiva e li chiamava continuamente al cellulare. A parte le minacce di tagliare le gomme dell'auto, madre e figlia hanno bloccato la vicina mentre usciva dal garage con la vettura. Il 23 dicembre 2013 era stata Alexia Sattin a impedire alla vicina di casa di uscire dalla rimessa con la macchina: lo stesso aveva fatto il 14 giugno 2014. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino