PRATA DI PORDENONE - Tormentata in ogni maniera da uno sconosciuto una donna di Prata di Pordenone, ma da ieri il suo persecutore non potrà più avvicinarsi a lei, ai...
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La pedinava ovunque
La brutta vicenda prende avvio nel dicembre dello scorso anno quando la donna si accorge di essere seguita da uno sconosciuto: la pedina, la cerca sul luogo di lavoro, le manda mazzi di fiori. Ormai l'uomo conosce tutte le sue abitudini e gli ambienti che frequenta. Dopo un po’ le chiede sfacciatamente di stringere una relazione sentimentale con lui perché si è innamorato.
Messaggi a ogni ora del giorno e della notte
Categorico il "no" della donna, ma lui insiste. Lei lo chiama al telefono dicendo di smetterla. A quel punto lo stalker comincia a massacrarla di telefonate e messaggi a ogni ora del giorno e della notte. La donna cambia numero di telefono perché non ne può più. Lui, allora, inizia a scrivere sui muri dell'edificio del luogo in cui lei lavora delle spiacevoli frasi di apprezzamento nei suoi confronti. Lo fa anche dove posteggia la macchina. Un'ossessione. Un incubo.
La paura
La situazione non cambia e la vittima del molestatore comincia ad avere paura, a soffrire di stati di ansia, a temere per la sua vita e per quella dei suoi cari; modifica le sue abitudini, esce da casa il minimo indispensabile e rinuncia a incontrare amiche, a fare sport, a fare una normale vita sociale.
La denuncia
A fine dicembre, terrorizzata, si rivolge ai carabinieri della stazione di Prata e lo denuncia. Lui se ne frega e continua a tormentarla: la segue continuamente. Ieri sera, martedì 30 gennaio, scatta il divieto di avvicinamento richiesto dal pm Andrea Del Missier. Se l'uomo non rispetterà l'obbligo, la misura cautelare sarà aggravata e per lui potrebbero aprirsi le porte del carcere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino