Colpo da 26mila euro allo Sportler: ad agire sono stati 5 ragazzini fra i 14 e i 17 anni

Colpo da 26mila euro allo Sportler: ad agire sono stati 5 ragazzini fra i 14 e i 17 anni
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SILEA (TREVISO) - «So che non succederà, ma mi piacerebbe che spiegassero perché, e soprattutto come hanno fatto a colpire in modo tanto preciso». Paolo Da Col, direttore di Sportler in via Eroi di Podrute a Silea, si riferisce ai cinque ragazzini che tra sabato e domenica hanno messo a segno un doppio colpo da oltre 26mila euro nel noto negozio di articoli sportivi. Un furto compiuto in due momenti distinti, prima a tarda sera e poi in piena mattinata tanto da essere scoperto da un passante, e costato una denuncia per furto a cinque minorenni della zona, tra i 14 e i 17 anni. Sono riusciti non solo a rubare, ma anche a montare cinque biciclette elettriche di ultimo modello, pezzi da migliaia di euro l'uno che ora fanno anche sospettare che i colpevoli potessero aver architettato con anticipo l'azione.


LE DENUNCE

Alle 11 di domenica un uomo ha notato due ragazzi, un 14enne e un 17enne, uscire dalla parte posteriore del fabbricato che ospita il negozio e l'annessa palestra di roccia. Insospettito li ha richiamati, ma quelli si sono rapidamente dileguati a bordo di due vistose e-bike. Il passante ha allora allertato il 112 che, grazie a una pattuglia giunta sul posto in pochi minuti, dopo una breve perlustrazione nei dintorni ha individuato i due ragazzini nel vicino parco lungo via Nerbon. Con sé avevano le biciclette, ma anche alcuni dispositivi, strumenti e libretti di istruzioni. Con quelli poco prima si erano introdotti nel magazzino di Sportler e estraendoli smontati dai cartoni, avevano montato i complessi velocipedi. Non sarebbero però stati né i primi né gli unici a intrufolarsi per rubare. Altri tre coetanei, loro stretti amici, sono infatti stati identificati subito dopo e trovati in possesso di altre tre e-bike mancanti che avevano rubato la sera precedente con le stesse modalità. Portati in caserma dove sono stati convocati anche i genitori, sono stati tutti denunciati mentre le biciclette del valore di circa 26mila euro sono state restituite.


LA REAZIONE

«Le abbiamo recuperate, ma in parte sono ammaccate. La merce inevitabilmente ha perso valore, fatto a cui aggiungiamo il tempo impiegato dai nostri ragazzi per la sistemazione e pure il denaro che servirà a riparare il danno alla porta scassinata spiega il direttore Da Col. Da anni non subivamo un furto grave. Sono riusciti a montare dei modelli complessi, selezionando le più costose che avevamo in deposito. Fatico a credere che abbiano colpito a caso. Quello che temiamo è che nella zona retrostante, nel cantiere del complesso residenziale chiuso da anni, si possano appostare per osservare. I movimenti strani purtroppo non mancano. Domani (oggi ndr) visioneremo le immagini delle telecamere e formalizzeremo la querela per chiedere i danni».

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Il Gazzettino